“La prova – racconta Giulia Pession all’Ansa- presentava quattro tracce: un frammento di Eraclito, un brano di Kant tratto dalla Critica del Giudizio, un altro di Hannah Arendt da La Banalità del male e una citazione del filosofo cinese Laozi.”
Giulia Pession ha argomentato su Eraclito, “spiegando che secondo me non esiste un logos comune e quindi ognuno sviluppa idee proprie. E’ stato poi molto interessante vedere come, a partire da una stessa traccia, ogni partecipante abbia argomentato in modo molto differente e confrontarci sui diversi presupposti culturali. Non mi aspettavo che sarebbe andata così bene, ero già molto felice di aver potuto partecipare alla finale”.
“La Filosofia- dice la ragazza- è molto utile per sviluppare un pensiero proprio. Bisogna anche ragionare sul fatto che la scienza non sarebbe mai sorta senza le domande filosofiche, la Filosofia non è assolutamente ossimorica rispetto alla scienza, anzi continua ad essere un fondamentale punto di confronto per la scienza stessa. Voglio continuare a studiare Filosofia, in particolare la Filosofia politica ed etica. Lo farò a Londra”.
Allieva della terza B del Liceo classico, musicale e artistico di Aosta, Giulia Pession ha vinto il titolo a Lisbona superando altri 87 finalisti provenienti da 42 nazioni. Una menzione speciale è invece stata assegnata a Giovanni d’Antonio del Liceo classico e scientifico Torricelli di Somma Vesuviana.
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