Ancora oggi non è dato sapere quale destino sarà associato ai docenti fragili che dovranno rientrare in classe il prossimo 14 settembre.
Al momento questa categoria di docenti, che è stata ben tutelata per gli esami di Stato 2019/2020, si trova ad affrontare il difficile momento della ripresa delle lezioni solo con le tutele ordinarie, previste dalla legge e dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Un gruppo di insegnanti della Scuola Secondaria, ritenuti “soggetti fragili “ in emergenza Covid, perché affetti da patologie croniche, scrive un appello a diverse “associazioni delle malattie dei docenti fragili” perché il loro problema venga affrontato in modo serio e definitivo.
“Vi scriviamo, per chiedervi di farvi promotori di un’iniziativa presso il Ministero dell’Istruzione e della Salute per la definizione delle misure
previste con la riapertura della Scuola, con particolare riguardo per gli insegnanti fragili della Scuola Secondaria (Medie e Superiori), dove la Didattica a Distanza potrebbe essere integrata, solo per gli insegnanti fragili, alla Didattica in Presenza.
Agli alunni fragili, per il prossimo anno scolastico, è stata già consentita la possibilità della Didattica a Distanza, integrata o meno dalla Didattica in Presenza, sentite le famiglie all’interno del progetto formativo concordato con la Scuola, e questo, secondo noi, rappresenta un riconoscimento dei bisogni degli alunni che vivono situazioni personali difficili.
Per i lavoratori pubblici e’ stato prolungato lo smart working fino a 31 Dicembre 2020, mentre per quelli privati fino al 15 Ottobre 2020.
Invece, per gli insegnanti, le uniche indicazioni ad oggi in possesso dei Dirigenti Scolastici sono quelle comuni a tutti i lavoratori pubblici e privati emanate dall’INAIL nell’Aprile scorso, oppure quella che rimanda la decisione al Medico Competente e che avrebbe come esito, nel
caso il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico ) non riesca a collocare in una mansione di didattica in smart working od in altra mansione, l’inidoneità temporanea alla mansione.
Inidoneità, che, noi docenti dichiarati fragili per patologie croniche, vorremmo assolutamente evitare e che è stata indicata come probabile esito della Visita del Medico Competente.
Essere, a causa della pandemia, nella condizione di fragilità non significa che non siamo pienamente idonei a lavorare, ma che non possiamo farlo “in presenza” a causa della pandemia in corso.
Proponiamo alcune soluzioni, che ci consentirebbero di continuare a lavorare mediante l’adozione di alcune semplici misure organizzative:
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