I lettori ci scrivono

Laurea honoris causa: una questione controversa

Nell’universo accademico italiano esiste l’istituto delle lauree conferite a titolo d’onore (lauree honoris causa) che vengono assegnate, annualmente, ai personaggi di spicco che hanno dato un contributo speciale alla società o ad un determinato settore. 

L’istituzione della laurea “honoris causa” è prevista dall’art.169 del regio decreto 1592 che risale addirittura al 1933. Il conferimento di questo titolo accademico universitario avviene in pompa magna e prevede la lectio magistralis del laureando e la consegna della pergamena da parte del Rettore dell’ateneo che la conferisce che, per l’occasione indossa il mantello di ermellino.

Tuttavia bisogna precisare che il personaggio di spicco che riceve la laurea “honoris causa” viene a tutti gli effetti di legge, dichiarato “Dottore” e tale titolo ha lo stesso valore legale della laurea conferita ai comuni studenti universitari i quali, per ottenerla hanno dovuto sudare le fatidiche “sette camicie” e superare gli esami di profitto previste dal corso di studi dell’università.

In un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo, in cui ci sono fior di giovani validissimi che hanno dovuto “sgobbare” per ottenere la laurea con un voto dignitoso e che, purtroppo, vivono nell’anonimato e non ricoprono cariche pubbliche di alto prestigio, sarebbe il caso di rivedere l’istituto delle lauree “honoris causa” per valorizzare tali eccellenze.

C’è poi da aggiungere che ci sono altrettanto giovani che provengono da condizioni economiche precarie, le cui famiglie fanno enormi sacrifici per mantenerli negli studi, i quali profondono grande impegno, passione e volontà per conseguire l’agognato titolo accademico. 

È vero che qualcuno potrebbe affermare che ci sono le borse di studio per gli studenti meno abbienti che provengono da famiglie numerose e a basso reddito, ma tutti gli studenti per ottenere la laurea devono frequentare le lezioni, prepararsi agli esami e sostenerli e superarli per poi arrivare al traguardo della laurea.

L’istituto della laurea “honoris causa” non prevede il superamento degli esami di profitto, ma viene assegnato quale riconoscimento alla propria esperienza e conclamata competenza in un determinato campo del sapere. Di questi tempi bisogna riflettere seriamente su questa questione… 

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Indicazioni nazionali e programmi vanno cambiati, il progetto del ministro Valditara contestato dalla Flc-Cgil: agisce alla chetichella senza coinvolgere docenti e ds

"Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara avrebbe istituito una commissione per la revisione delle indicazioni nazionali…

03/05/2024

Il Salone per le scuole: le ultime informazioni

Cari docenti,Vi segnaliamo gli ultimi eventi disponibili! Tra gli eventi per i più piccoli, l’incontro…

03/05/2024

Benessere degli studenti: pratiche e strumenti di orientamento e partecipazione per docenti – DIRETTA 08/05 ore 17,00

Il benessere degli studenti è fondamentale per il successo accademico e personale. I docenti possono…

03/05/2024

L’importanza dello studio mnemonico e dei compiti casa

Sento che alcuni pedagogisti anche di grido sostengono l’inutilità della memoria, delle nozioni e dei…

03/05/2024

Che Tempo Che Fa, il prof assente per infortunio ospite nudo: “Siamo un Paese moralista, Fazio mi inviti di nuovo”

Il docente naturista di un liceo di Bologna che è stato ospite della trasmissione in…

03/05/2024

Organico aggiuntivo collaboratori scolastici Pnrr e Agenda Sud, si tratta di nuovi rapporti contrattuali: funzioni aperte il 2 maggio

A chiarimento della nota inviata alle scuole il 2 maggio, il Ministero interviene con nota…

03/05/2024