La ragazza, sorda dalla nascita, ha compiuto da poco 18 anni e l’istituto le ha riconosciuto solo da alcuni mesi la presenza di un docente di sostegno su 18 ore settimanali, ma non basta. Avrebbe pure bisogno di un assistente di sostegno.
Secondo i genitori, infatti, la ragazza ha urgente bisogno di un operatore qualificato per l’assistenza socio-sanitaria, senza la quale rischia infatti di non poter accedere agli esami di stato in assenza di una adeguata assistenza per la sua forma di disabilità.
Una storia di diritti negati che ha spinto i genitori a presentare ricorso al Tar di Salerno lo scorso 20 dicembre. “Siamo in presenza di una grave mancanza di sensibilità da parte delle istituzioni competenti. La ragazza è stata affidata a un docente di sostegno assegnato regolarmente dall’Ufficio scolastico su richiesta dell’istituto Ferrari, ma il fatto grave è che non le sia stato riconosciuto un operatore specialistico a causa della sua forma invalidante di sordomutismo”. “Stiamo vivendo un calvario, ma andiamo avanti e siamo pronti a lottare per il bene di nostra figlia”, dice la madre
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