Le priorità del Ministro: Costituente dell’Istruzione e vincere lo squilibrio Nord-Sud sulle strutture

Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, torna parlare della Costituente dell’Istruzione e di squilibrio Nord-Sud in fatto di strutture scolastiche. Va attuata il prima possibile: lo fa, nel giorno dell’inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale, con un’intervista al portale www.raiscuola.rai.it . “Dobbiamo rilanciare una scuola che sia più attraente. Sarebbe necessario lanciare la Costituente dell’Istruzione”, ha detto il responsabile del Miur prima di lodare i contenuti del decreto legge ‘L’istruzione riparte’, varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri: quel provvedimento, ha detto Carrozza ai microfoni Rai, “è partito dai problemi essenziali, gli studenti, il welfare studentesco, i professori. Si tratta di una programmazione pluriennale che prevede l`assunzione di insegnanti, anche quelli di sostegno, e interventi di edilizia scolastica attraverso mutui agevolati per la costruzione di nuove scuole. Ci sono ancora 1.400 scuole in affitto in Italia, per questo sono necessari investimenti su tutto il territorio nazionale perché esiste uno sbilanciamento nord-sud molto rilevante. Questi strumenti servono ad assistere gli enti locali nelle loro scelte di dotarsi di scuole. Una grande sfida anche dal punto di vista architettonico e culturale”.
Il Ministro ha quindi indicato le altre priorità su cui intende impegnarsi nel corso del suo mandato a viale Trastevere: la battaglia contro la dispersione scolastica (“una piaga del nostro paese”), il rapporto fra scuola e lavoro e i temi dell’orientamento scolastico (“un elemento essenziale contro la dispersione scolastica, universitaria e in generale per l’occupazione”), dai libri di testo al potenziamento dell’offerta formativa e le nuove tecnologie. Su quest’ultimo punto, l’informatizzazione delle scuole, Carrozza ha spiegato che “l’obiettivo è il 100% delle aule connesse a internet tramite wi-fi, soprattutto per fruire dei contenuti dei libri digitali”. La strada da fare, soprattutto al Sud, nelle Isole e nelle scuole primarie
, è però ancora lunga dal compiersi. E anche sul resto, siamo ancora all’“antipasto”.
 
Alessandro Giuliani

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