Politica scolastica

Licei musicali, a rischio il numero di iscritti. Gilda: “Modificare requisiti della prova di ammissione”

Come riportato in precedenza, è stato pubblicato il decreto Miur in merito ai percorsi AFAM, che prevede la possibilità per gli Istituti Superiori di studi musicali e coreutici previsti dalla legge 508/1999 e dal dpr 212/2005 di organizzare corsi propedeutici per la preparazione delle prove per l’accesso ai corsi di studio accademici di primo livello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

FGU: modificare una parte del decreto per non perdere iscrizioni

Ma una parte del decreto, ovvero l’articolo 8, che fissa le competenze e la preparazione necessarie per accedere al primo anno della sezione musicale dei licei musicali e coreutici, viene messo sotto accusa dal sindacato Gilda degli Insegnanti: “I requisiti minimi di preparazione stabiliti dal Miur per superare la prova di accesso ai licei musicali rischiano di ridurre ulteriormente il numero di iscritti a questo corso di studi e di penalizzare gli studenti di alcune aree d’Italia”.

Secondo la FGU, infatti, la prova per essere ammessi può essere superata soltanto da chi sia già in possesso di capacità di esecuzione che si acquisiscono dopo 3 o 4 anni di studio.
“Si tratta di competenze che possono maturare i ragazzi che provengono dalle scuole medie a indirizzo musicale ma, come è noto, gli istituti di questo tipo sono pochi e distribuiti in maniera disomogenea in tutto il territorio nazionale. Senza considerare, poi, che nelle scuole medie a indirizzo musicale si studia, in ogni singolo istituto, una minima parte degli strumenti previsti nei licei musicali”.
Pertanto, il sindacato fa notare che “per i ragazzi che non provengono da scuole medie a indirizzo musicale, dunque, l’unico modo per superare il nuovo esame di ammissione ai licei musicali è affidarsi ad insegnanti privati. Poiché si tratta di una soluzione molto costosa che non tutti possono permettersi – conclude la Federazione Gilda-Unams -, chiediamo al Miur di modificare il provvedimento per evitare il rischio che l’istruzione musicale pubblica diventi appannaggio delle famiglie più benestanti”.

I criteri

Fra i criteri indicati per l’organizzazione dei corsi ci sono la durata (che per gli Istituti musicali non potrà superare il triennio e per la danza gli 8 anni), la compatibilità con la frequenza della scuola secondaria, l’obbligo del rilascio, al termine del percorso formativo e a richiesta dell’interessato, di una certificazione attestante il programma di studio svolto, gli obiettivi formativi raggiunti e la durata del corso propedeutico.

Sono stati predisposti, in appositi allegati al decreto, i requisiti di accesso per ciascun corso propedeutico, gli obiettivi formativi, i livelli tecnici, comprese  le competenze e la preparazione necessarie ai fini dell’ammissione al primo anno della sezione musicale dei Licei musicali e coreutici.

Fabrizio De Angelis

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