Politica scolastica

Lucia Azzolina, più soldi alla scuola che però spesso rimanda al mittente i fondi che ci sono

Chi si aspettava che  Lucia Azzolina fornisse informazioni inedite sui suoi prossimi passi come Ministra sarà rimasto sicuramente deluso: intervistata da Gaia Tortora nel corso di “Omnibus” su La7, la Ministra ha detto davvero poco.
D’altronde nella giornata di domani 22 gennaio, la Ministra incontrerà le organizzazioni sindacali e forse sarebbe stato poco opportuno anticipare in TV informazioni che verranno fornite in una sede più ufficiale.
Sollecitata dalla giornalista, Azzolina ha ripercorso le due vicende che l’hanno resa protagonista, quella relativa alla partecipazione al concorso per dirigente scolastico e quella della “tesina” scopiazzata.
Su entrambe le vicende la Ministra ha ribadito le spiegazioni già fornite: al concorso si era iscritta quando non era ancora parlamentare, mentre il plagio è del tutto inesistente dal momento che si tratta semplicemente di qualche definizione tecnica inserita nelle premesse non di una tesi ma di una relazione conclusiva di un corso di specializzazione.
Per il resto la Ministra ha sottolineato la necessità di incrementare gli stipendi dei docenti e di aumentare anche le risorse per la scuola (“Ne parleremo certamente con la prossima legge finanziaria”).
A proposito di risorse, però, Azzolina ha anche detto che le scuole non riescono neppure a spendere tutti i soldi che già ci sono: “Non sempre i fondi europei dei PON vengono impiegati totalmente, anzi spesso vengono persino respinti al mittente”; ma ha anche aggiunto che questo accade perchè le scuole non hanno personale sufficiente (e adeguatamente formato) per gestire i finanziamenti europei.
Ad una specifica domanda la Ministra ha anche fatto cenno al tema della valutazione dei docenti facendo intendere che – di per sè – quello della valutazione non è un “tabù”, anche se si tratta di affrontarlo nel modo giusto.
A questo punto, per conoscere le intenzioni di Lucia Azzolina, bisognerà attendere – come peraltro è normale che sia – la sua audizioni in Parlamento anche se, qualche anticipazione potremo averla già dopo l’incontro con i sindacati in programma per il 22 gennaio.

Reginaldo Palermo

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