Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si dice soddisfatto per la conclusione della vicenda mascherine: “Proficuo incontro tra i ministri Bianchi e Speranza. Ha prevalso il buon senso: gli esami di maturità si faranno senza mascherine. Al prossimo Consiglio dei Ministri previsto per mercoledì potrà essere individuato il provvedimento”.
“I nostri ragazzi e le nostre ragazze – prosegue Costa – potranno affrontare finalmente una delle prove scolastiche, tra le più impegnative della propria carriera, comunque in sicurezza, seppur senza alcuna restrizione. Ho fatto mia, sin da subito, insieme al partito che rappresento, Noi con l’Italia, questa battaglia e sono decisamente soddisfatto del risultato raggiunto. Ho sempre sostenuto che in questo specifico caso la decisione fosse principalmente politica e che ci fossero le condizioni, anche sanitarie, per prevedere lo stop all’obbligo di questi dispositivi di protezione”.
Di analogo tenore le dichiarazioni dei deputati della Commissione Cultura e Istruzione del M5S: “Siamo felici che i ministri Roberto Speranza e Patrizio Bianchi abbiano finalmente preso una decisione sulle mascherine: da tempo chiedevamo chiarezza e di non arrecare ulteriore stress alle studentesse e agli studenti”.
“La riserva sull’uso raccomandato e non obbligatorio della mascherina durante gli esami di maturità è stata sciolta tardi ma siamo sollevati nel sapere che la comunità scolastica ora può organizzarsi” concludono i pentastellati.
Adesso non resta che aspettare il Consiglio dei Ministri del 15 giugno e la pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale.
Una osservazione è però d’obbligo: ma bisognava aspettare di arrivare alla vigilia dell’esame di Stato per accorgersi della incongruenza di una norma che elimina l’uso delle mascherine anche nelle discoteche dove ci si abbraccia e lo mantiene invece a scuola, per lo svolgimento di esami in cui docenti e candidati stanno certamente a debita distanza?
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