Categorie: Politica scolastica

McDonald’s entra nelle scuole, ma il Miur non sa nulla

I parlamentaridel M5S alla Camera commentano la risposta all’interrogazione, a prima firma Gianluca Vacca, del sottosegretario Davide Faraone, in merito alla campagna McDonald’s.

“McDonald’s, il colosso del ‘junk food’, affermano i parlamentari, promuove in tutta Italia una campagna con raccolta punti, finalizzata a premiare le scuole con fondi da destinare alla didattica, e il sottosegretario Faraone ci racconta che il Miur di questa iniziativa non ne sapeva nulla. Insomma, al Ministero cadono dalle nuvole”.

I pentastellati spiegano: “in sostanza McDonald’s dice alle scuole: più persone portate a mangiare da noi, più punti raccoglierete e maggiori saranno le possibilità che riceviate un premio in denaro. Questo caso è solo l’ultimo esempio di un problema molto più vasto: il Governo non investe i fondi necessari per l’istruzione, – obbligando tra l’altro moltissimi genitori a mettere mano al portafogli con i contributi volontari – e, così facendo manda la scuola pubblica alla deriva, dove diventa preda dei privati e degli sponsor”.

“Non bastasse, continuano i parlamentari del M5S, nella risposta il Ministero afferma, senza battere ciglio, che le aziende possono organizzare e promuovere la propria offerta commerciale attraverso le loro autonome strategie di marketing. Al limite, starebbe alle singole scuole rifiutare le potenziali offerte. Sostanzialmente il Miur se ne lava le mani. In questa replica manca poi l’elemento alla base dell’interrogazione: la tutela della salute degli studenti”.

Il commento diventa più acceso: “ci vuole davvero una bella faccia tosta da parte del Miur per non accorgersi del fatto che McDonald’s non rappresenta un caso esemplare di cucina sana. Non c’è che dire, proprio un bell’esempio da parte del Ministero, il quale si contraddice da solo dal momento che nelle linee guida per l’educazione alimentare, adottate il 31 ottobre 2015, suggerisce di disincentivare, nelle scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti non salutari”.

“Il Governo e il ministero dell’Istruzione, concludono i pentastellati, dimostrano un totale disinteresse nei confronti della salute degli studenti e il loro obiettivo di fondo appare ogni giorno più evidente: smantellare la scuola pubblica statale, stringere legami con lobby e grandi aziende, trasformare i cittadini, fin dall’età scolare, in consumatori”.

Redazione

Articoli recenti

Uil Scuola Rua ammessa ai tavoli contrattuali per volere del Tribunale di Roma, ma l’Aran precisa: rimane fuori dalla contrattazione integrativa

La Uil Scuola Rua, anche se non firmataria del contratto collettivo nazionale, avrebbe diritto a…

29/04/2024

Debiti scolastici agli scrutini finali, di norma si devono assolvere entro il 31 agosto. Eccezionalmente si può sforare ai primi di settembre

L'anno scolastico sta già volvendo alla fine e gli esiti degli scrutini finali non sono…

29/04/2024

65 scuole siciliane studieranno il dialetto. Parte il progetto “Non solo mizzica”

In Sicilia si studierà il dialetto a scuola, grazie a un finanziamento di oltre 400 mila…

29/04/2024

Prove scritte maturità tra meno di due mesi: cosa devono sapere i docenti impegnati nelle commissioni?

La maturità 2024 si avvicina: il 19 giugno verrà proposta agli studenti la prima prova…

29/04/2024

Percorsi abilitanti docenti, le pagine delle Università per informazioni e bandi

Sono 51.753 i posti disponibili per i percorsi delle istituzioni universitarie e AFAM di formazione iniziale e…

29/04/2024

Dati sensibili scuola: due pesi e due misure

In materia di diritto alla protezione dei dati personali e del diritto alla riservatezza sancito…

29/04/2024