Attualità

Mense scolastiche, scarsa la qualità dei cibi. È rivolta di genitori ed associazioni

L’innalzamento dei vari costi di gestione ha comportato un progressivo ma sensibile taglio di quei servizi, alcuni aggiuntivi ed altri strategici, che hanno non solo limitato ma fatto decadere la qualità complessiva dell’esperienza didattica. I tagli alle mense ne sono un valido esempio. La scuola, come istituto di formazione, si occupa anche di educazione alimentare attraverso la somministrazione di pasti, i quali debbono essere di qualità ineccepibile.

Questa è mantenuta attraverso i vari accertamenti delle autorità sanitarie – i quali riscontrano spesso delle irregolarità in termini di conservazione e mantenimento della stessa – ed il rilascio dei certificati anche per i dipendenti (HACCP tra le più note). Segue lo stoccaggio dei prodotti proprio della catena del freddo, con il fine di mantenere gli stessi a bassa temperatura durante i trasbordi. È stato riscontrato che oltre il 30% dei controlli che nelle mense scolastiche hanno rilevato delle irregolarità queste sono relative alla mancata osservanza di conservazione continuativa. Segue inoltre la qualità organolettica e la presenza di elementi nel cibo indesiderati, come accaduto a Milano.

Regno Unito, associazioni in rivolta per i pasti scolastici immangiabili

Un preside di Southampton ha sfogato la sua rabbia ai genitori per la scarsa qualità del cibo servito dai catering a contratto della sua scuola secondaria, dicendo: “Continuo a chiedermi, quanto è difficile cuocere una patata?” Jason Ashley, preside della scuola comunitaria di Redbridge, ha inviato ai genitori le fotografie dei pranzi scolastici serviti da Chartwells, la società di catering privata, e ha affermato che “numerosi” incontri con la società non sono riusciti a portare alcun miglioramento. “Francamente, il cibo che viene servito nella mensa è del tutto inaccettabile, al punto che se la scuola dei miei figli servisse questo sarei abbastanza adirato ed infelice”, ha detto Ashley in una lettera inviata ai genitori martedì scorso. Jamie Oliver chiede che i pasti scolastici gratuiti siano estesi a tutta l’Inghilterra. “Sono semplicemente stufo della mancanza di progressi compiuti. Abbiamo concluso con le nostre prove fotografiche che i Chartwell sembrano non essere in grado di ‘cuocere una patata’ correttamente. I nostri dati mostrano che negli ultimi tempi le porzioni sono diminuite, mentre i prezzi sono aumentati”.

I fatti di Milano: vetro nei panini ed insetti nelle minestre

Durante il consueto servizio dei pasti scolastici presso una scuola elementare, alcuni alunni hanno individuato vetro nei panini ed una blatta – immediatamente identificata ed isolata – in una minestra. Secondo le prime ricostruzioni, l’insetto si era cibato di alcune spezie per il condimento di preparati liquidi come minestre o zuppe. Milano Ristorazione, la società che in appalto gestisce il servizio dei pasti scolastici nell’area metropolitana, ha dichiarato di aver isolato l’agente esterno. Il sindaco Sala si è unito ai genitori in rivolta, sostenendo che tale fatto in una città come Milano risulta inaccettabile. Già dall’11 marzo scorso i genitori han tuonato in seno ad una petizione istituita con il fine di stracciare il contratto tra scuole e Milano Ristorazione. Questa, specie in sede di vari incontri a livello comunale, esprime rammarico e preoccupazione. I genitori a gran voce han chiesto “che il comune di Milano prenda provvedimenti nei confronti di Milano Ristorazione, come è stato già fatto con il fornitore dei prodotti da forno, e che inizi seriamente a valutare una diversa società per la fornitura del servizio mensa”.

Andrea Maggi

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