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Mercoledì gli esami di Stato. Come funziona all’estero

Mercoledì mattina con la prima prova scritta di italiano prende il via il consueto rito degli esami di Stato al quale sono chiamati anche studenti che, pur non avendo la cittadinanza italiana, sono nati in Italia e integrati. Questi ragazzi  secondo i dati forniti del Ministero sono 26.552 e si presenteranno per la prima prova scritta dell’Esame di stato: 6.980 affronteranno la Licenza liceale, 10.162 sono candidati per gli Istituti Tecnici e 9.410 per gli Istituti professionali.

Come funziona l’esame nel resto d’Europa lo descrive RaiNews

 

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In Inghilterra si tratta di un diploma di abilitazione, chiamato “A-Level”, che possono conseguire solo i ragazzi con i voti più alti. L’esame non è organizzato dalle scuole ma da istituti o enti specializzati e si concentra solamente su 3 materie, scelte dal maturando tra quelle più indicate per iscriversi alla facoltà universitaria preferita (che dovrà rimanere quella, senza possibilità di ripensamenti dell’ultimo minuto). L’esame è suddiviso in due parti: l’AS, che si tiene il penultimo anno di scuola dell’obbligo sul 50% dei rispettivi programmi, e l’A2, che si svolge al termine del percorso di studi superiori. 

In Francia il conseguimento del diploma di scuola superiore, chiamato BAC, abbreviazione di Baccalauréat, permette d’iscriversi all’università ma non basta per accedere alle Grande Ecoles, le prestigiose scuole di alta formazione per le professioni più specialistiche. Per queste, infatti, serve un anno di studi supplementare e il superamento di un esame di ammissione. Ma questo particolare non fa del BAC un esame facile, casomai è il contrario: gli studenti vengono infatti valutati una prima volta durante il penultimo anno di scuola e, alla fine del percorso di studi, sarà una commissione esterna, in genere molto esigente visto che la percentuale di bocciature supera sempre il 20%, a dare il via libera per l’iscrizione all’università,

In Germania l’istruzione superiore si divide tra quella “generale” (simile alla nostra) e quella “a vocazione professionale”, che avvicina al mondo del lavoro.

Per ottenere l’Abitur, il diploma di maturità, necessario solo per il primo percorso, non serve un esame formale come da noi: il titolo di studi superiori tedesco viene infatti rilasciato da commissioni interne sulla base del percorso dello studente negli ultimi due anni di scuola. Con un esito positivo praticamente per tutti.

A fare la differenza sarà il voto: se è molto buono, lo studente potrà decidere di iscriversi a qualsiasi università. Se invece il risultato è scarso ci si dovrà accontentare dell’ateneo scelto dall’Ufficio Centrale per il Collocamento degli studenti negli Istituti Universitari, l’ente creato apposta per organizzare la formazione professionale dei giovani tedeschi.

Pasquale Almirante

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