“Mimerito”: medaglie e coccarde ai migliori

Anche il ministero per conto suoi ha preso in considerazione l’ipotesi e ha messo in campo il progetto “Mimerito”, già sperimentato in 18 scuole per un totale di 185 classi su un numero approssimativo di quattromila alunni.
Ogni classe, racconta la Stampa, ha ricevuto 40 distintivi metallici, smaltati e dal disegno accattivante, ma ci sono anche Scudetti d’eccellenza riservati al rendimento scolastico, le Stelle di condotta d’oro e d’argento e i Brevetti d’impegno personale come riconoscimento per la buona volontà e l’impegno.
I distintivi vanno restituiti dopo due-tre settimane, quindi il kit comprende anche i tabelloni da appendere in classe, sui quali per tutto l’anno vanno scritti i nomi degli alunni che hanno conquistato i premi.
La cerimonia di assegnazione dei premi avviene periodicamente, il distintivo viene indossato sul grembiule nelle scuole primarie o appuntato sul diario nelle secondarie di primo grado.
I riconoscimenti possono essere concessi per un’interrogazione particolarmente brillante, per un compito in classe da 10 e lode, per un approfondimento spontaneo dell’alunno. Oppure possono servire a premiare il rispetto verso i compagni e gli educatori o la buona volontà e l’impegno, anche non legati al rendimento scolastico.
Uno dei vantaggi della iniziativa, scrive sempre La Stampa, è che possono essere usati molto meglio dei voti per premiare i disabili o chi presenta difficoltà nell’apprendimento, per il loro impegno.
Entusiasti dirigenti e professori anche se c’è chi sottolinea la differenza rispetto al voto, benchè gli effetti positivi da un punto di vista psicologico siano superiori
“Si è innescata una competizione positiva fra gli alunni, con benefici a livello disciplinare: spesso i ragazzi si auto-correggono fra loro, ricordandosi che con un atteggiamento non consono potrebbero rimanere fuori dalla concessione dei distintivi per la buona condotta e l’impegno”, spiegano i promotori

Pasquale Almirante

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