Con due decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21 ottobre, il Governo ha provveduto ad approvare nuove norme in materia di organizzazione del Ministero dell’Istruzione.
Il primo decreto riguarda il “Regolamento recante l’organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”, il secondo riscrive invece il “Regolamento recante l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro”.
Il nuovo disegno organizzativo del Ministero mantiene la ripartizione in tre Dipartimenti rispettivamente dedicati all’istruzione, alla formazione superiore e alla ricerca e ai servizi trasversali all’amministrazione.
“Pur operando ad invarianza della spesa – spiega la Presidenza del Consiglio – la riforma mira a realizzare sinergie organizzative, realizzando un accorpamento all’interno della medesima struttura dirigenziale generale di strutture che svolgono funzioni analoghe”.
Con il secondo regolamento, presso l’Ufficio legislativo del Ministero, viene istituito il nucleo di monitoraggio della normativa nelle materie di competenza del Ministero stesso, “con l’obiettivo – chiarisce sempre la Presidenza – di garantire la qualità della regolazione e del coordinamento legislativo in ambiti normativi che risentono di frammentarietà e stratificazione”.
Con il primo decreto viene anche confermata la pianta organica del Miur che prevede un totale di 6.420 dipendenti, di cui 442 di livello dirigenziale.
Per la precisione prestano servizio alle dipendenze del Ministero
dirigenti di prima fascia 228
dirigenti amministrativi di seconda fascia 223
dirigenti tecnici di seconda fascia 190
Il personale non dirigenziale ammonta complessivamente a 5.978 unità.
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