Categorie: Contratti

Miur annuncia 18mila assunzioni tra docenti e Ata, ma appena 1.604 sono di sostegno

Sul sostegno il Ministero dell’Istruzione continua ad assumere con il ‘bilancino’: il Miur ha infatti comunicato ai sindacati di aver inviato all’Aran l’atto di indirizzo riguardante il piano triennale di assunzioni che per l’a.s. 2014/15 prevede l’immissione in ruolo di 12.625 docenti e 4.317 Ata. E di appena 1.604 docenti di sostegno. Per il sindacato, qualora i numeri del sostegno venissero confermati, stiamo assistendo ad una inspiegabile inosservanza di quanto stabilito dal Decreto Istruzione n.104, convertito in legge lo scorso mese di novembre.
Nel Decreto si era stabilito che sarebbero stati in tutto 26.684 i docenti di sostegno da assumere nei ruoli dello Stato nei prossimi tre anni, 12.428 nella scuola primaria e 14.256 alle superiori: di questi, 5.733 avrebbero ottenuto la retrodatazione al mese di settembre 2013, 13.505 sarebbero dovuti essere assunti nel 2014, 9.003 nel 2015. Tra l’altro si sarebbe trattato di numeri già fortemente sottodimensionati. Addirittura dimezzati.
Anziché assumere sulla base dei posti reali dell’anno scolastico in corso, pari a oltre 110mila insegnanti di sostegno a “copertura” di circa 222mila alunni disabili certificati, lo Stato ha infatti continuato ad avere come riferimento (applicandovi gli incrementi progressivi dal 75% al 100%) il contingente dell’anno scolastico 2006/07.
Che corrisponde a poco più di 90mila posti di sostegno: è su questo parametro, conteggiato su un totale di alunni pari a circa 180mila iscritti anziché agli attuali 222mila, che sono stati collocati nell’organico di diritto i 26.684 posti da convertire in assunzioni.
Di cui ora non si hanno più notizie. “Attendiamo che il Ministero chiarisca perché i numeri non tornano – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – perché in caso contrario siamo pronti sin d’ora a metterci al fianco dei docenti specializzati nel sostegno e far ottenere loro quanto gli spetta. Esattamente come abbiamo fatto in questi mesi, con l’iniziativa ‘Non un’ora di meno’, supportando le tante famiglie degli alunni disabili cui si continua a sottrarre il docente di sostegno rispetto alle ore settimanali previste dalle Asl”.
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