Categorie: Personale

Mobilità docenti 2016, una bomba ad orologeria

Si sta prospettando sempre più irta di ostacoli la contrattazione sulla mobilità del prossimo anno, le cui domande verranno presentate dopo l’inverno.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla possibilità o meno di far partecipare alla mobilità straordinaria, prevista dalla Buona Scuola, tutti gli assunti con il piano straordinario della riforma, c’è tanto interesse per come verranno gestiti dai dirigenti scolastici i nuovi albi territoriali.

Perché negli albi, figli della riforma, confluiranno non solo i precari immessi in ruolo nel 2015/16, ma anche tutti coloro che otterranno il trasferimento nel prossimo anno scolastico, oltre che diversi migliaia di sovrannumerari (in particolare della scuola secondaria superiore).

Come c’è da comprendere quale sarà il destino dei sovrannumeri che hanno perso la titolarità nell’ultimo ottennio e che sino ad oggi hanno avuto la possibilità di rientrare, con priorità, nella scuola dove hanno perso posto: secondo logica, a patto che abbiano presentato sempre domanda, dovrebbero continuare a mantenere il diritto senza entrare nel girone “infernale” degli albi territoriali. Ma finché non sarà scritto nero su bianco, il timore che la norma decada rimane in piedi.

 

{loadposition procedimento}

 

A rendere ancora più ingarbugliata la situazione c’è la dura posizione intrapresa in queste ore dal gruppo GM 2012, secondo cui tutti i docenti precari vincitori di concorso, assunti attraverso la Buona Scuola nella provincia prescelta, non dovrebbero essere coinvolti nella mobilità straordinaria.

Per il raggruppamento di docenti idonei all’ultimo concorso a cattedra, bandito tre anni fa, “costringere alla mobilità nazionale i docenti che sono entrati o stanno per entrare in ruolo nella prima provincia scelta tramite concorso a cattedre, magari abbandonando un precedente lavoro, sarebbe semplicemente assurdo”.

Non vorremmo essere nei panni dei sindacalisti che si accingono a sottoscrivere il contratto di mobilità: un concentrato di nuove regole che, se non gestito con poca oculatezza, potrebbe comportare non pochi mal di pancia. Con miriadi di ricorsi a seguire. Tanto per cambiare.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Pedagogisti ed Educatori: il ddl va bene, ma bisogna riconoscere anche Assistenti e Tiflologi

Da pedagogista, saluto con grande favore la recente approvazione da parte del Senato della Repubblica…

27/04/2024

Vannacci e le classi separate, anche Fdi e Fi lo condannano: Boschi (IV) chiede l’intervento dei ministri Valditara e Locatelli

Hanno fatto rumore e scalpore le parole del generale Roberto Vannacci sulla necessità di creare…

27/04/2024

Generale Vannacci: “Ci vogliono classi con caratteristiche separate per aiutare gli alunni migliori e quelli in difficoltà”; ma la ricerca dice tutt’altro

Fanno rumore le parole del generale Vannacci, candidato della Lega alle prossime elezioni europee: “Credo…

27/04/2024

Vincolo triennale di mobilità, diversi i casi di docenti che hanno chiesto la deroga al vincolo ma non è stata convalidata dagli uffici scolastici

Sono numerosi i casi di docenti che pur essendo vincolati per un triennio avevano presentato…

27/04/2024

Aggiornamento terza fascia ATA: date e requisiti per partecipare

Il 26 aprile 2024 il CSPI, riunitosi in seduta plenaria, ha espresso parere favorevole alla…

27/04/2024