“Si intravede una flebile luce, ma la trattativa per raggiungere l’accordo sulla chiamata diretta è ancora in un tunnel. Il confronto con l’Amministrazione prosegue ormai da mesi, ma si torna sempre al punto di partenza e per il momento riteniamo che non ci sia ancora alcuno spazio per la firma del contratto”. È quanto dichiara Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito all’incontro che si è svolto ieri al Miur sulla mobilità.
“Viene diminuito il numero dei requisiti da prendere in considerazione per passare dall’ambito territoriale alla scuola, ma la musica non cambia perché il Collegio dei docenti non può deliberare, ma esprimere semplicemente un parere, e – spiega Di Patre – non è riconosciuta in nessun modo l’esperienza didattica maturata dai docenti che insegnano da tanti anni: punteggi e graduatorie non contano e tutti gli insegnanti restano in balìa della discrezionalità del dirigente scolastico”.
“Sarebbe stato opportuno attuare una deroga in attesa di un provvedimento legislativo che modificasse almeno gli aspetti più deleteri della legge 107/2015 che – conclude la vice coordinatrice della Gilda – hanno provocato nelle scuole un clima di forte scontento e caos”
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