Mobilità

Mobilità, il servizio precario nelle paritarie è valido: lo dice il Tar Lazio

Ennesima sentenza per quanto riguarda il servizio pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie. Stavolta però, ad andare contro l’ordinanza ministeriale, nello specifico quella del 2018, è il Tar Lazio, che ha ribadito come il servizio nelle scuole statali e paritarie sia da considerarsi identico.

Annullata l’ordinanza del 2018

I giudici del Tar Lazio, pertanto, hanno annullato l’Ordinanza ministeriale n. 207/2018 sulla mobilità docenti del 2018, nella parte in cui omette di valutare il servizio pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie, riportano gli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti.

Secondo il Tribunale amministrativo, non vi è alcuna differenza tra le scuole statali e le scuole paritarie in quanto entrambe svolgono un servizio pubblico, essendovi una piena omogeneità tra il servizio svolto nelle scuole pubbliche e quello svolto nelle scuole private.

Ne consegue che le tabelle di valutazione relative alla procedura di mobilità del personale docente dovranno così essere rispettate, rivedendo i punteggi dei docenti che non hanno visto il conteggio degli anni da precari nelle scuole paritarie.
Ciò vuol dire che a questi insegnanti bisogna attribuire tre punti per ogni anno di servizio svolto nelle scuole paritarie prima del contratto a tempo indeterminato.

Serve una direzione univoca sul servizio pre-ruolo nelle paritarie

A questo punto punto, la domanda sorge spontanea: anche la prossima ordinanza ministeriale sulla mobilità 2019 presenterà tale “assenza”?
Ogni anno decine e decine di Tribunali del Lavoro danno ragione ai docenti, che lamentano un punteggio mancante che potrebbe aiutarli nelle domande di trasferimento.

C’è anche la questione della ricostruzione della carriera, che vede un percorso piuttosto simile, ovvero gli anni pre-ruolo nelle scuole paritarie non vengono conteggiati ai fini della ricostruzione.

Eppure, i docenti iniziano spesso proprio dalle scuole paritarie la propria carriera, svolgono un servizio a tutti gli effetti uguale a quello delle scuole statali.

Ricordiamo che le scuole paritarie, sono riconosciute ai sensi della legge 62 del 10 marzo 2000, che sancisce come, pur rientrando nel comparto delle scuole non statali, assolvono ugualmente un servizio di istruzione pubblica e rientrano nell’equipollenza generalmente riconosciuta come servizio pubblico.

 

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Anche in Svizzera tagli all’istruzione e alla ricerca. Preoccupati gli accademici

Accademici e ricercatori elvetici preoccupati perché, a  causa delle difficoltà finanziarie, i contributi federali per l’istruzione,…

30/04/2024

De Bortoli: più istruzione per eliminare le disuguaglianze sociali

Ferruccio de Bortoli, che non è certamente uomo di scuola ma intellettuale raffinato e studioso…

30/04/2024

Uil Scuola Rua ammessa ai tavoli contrattuali per volere del Tribunale di Roma, ma l’Aran precisa: rimane fuori dalla contrattazione integrativa

La Uil Scuola Rua, anche se non firmataria del contratto collettivo nazionale, avrebbe diritto a…

29/04/2024

Debiti scolastici agli scrutini finali, di norma si devono assolvere entro il 31 agosto. Eccezionalmente si può sforare ai primi di settembre

L'anno scolastico sta già volvendo alla fine e gli esiti degli scrutini finali non sono…

29/04/2024

65 scuole siciliane studieranno il dialetto. Parte il progetto “Non solo mizzica”

In Sicilia si studierà il dialetto a scuola, grazie a un finanziamento di oltre 400 mila…

29/04/2024

Prove scritte maturità tra meno di due mesi: cosa devono sapere i docenti impegnati nelle commissioni?

La maturità 2024 si avvicina: il 19 giugno verrà proposta agli studenti la prima prova…

29/04/2024