Le regole di comportamento a scuola servono a garantire il rispetto reciproco, la cura per l’ambiente scolastico e la serenità necessaria alle attività quotidiane svolte.
Uno degli aspetti più controversi riguarda quello dell’entrata a seconda ora. Alle volte si tratta di una necessità per lo studente, causa forza maggiore (bus in ritardo o condizioni meteo avverse), altre volte, purtroppo, l’entrata a seconda ora è sistematica per evitare interrogazioni o altre verifiche.
A Selargius, in provincia di Cagliari, il preside ha deciso di porre rimedio ai ritardatari cronici (e senza giustificazioni): no agli alunni giunti a scuola con ritardo. Al Liceo Scientifico Pitagora, il dirigente scolastico, Salvatore Angius, ha emanato una circolare, l’8 febbraio, ma resa esecutiva il 14 febbraio destinata a far discutere.
La disposizione dispone l’obbligo di prestare attenzione all’ingresso nell’edificio scolastico: i cancelli, in entrata, chiudono alle 8.35, i ritardatari, ad eccezione, dei pendolari autorizzati e giustificati, saranno soggetti al pagamento tramite le rispettive famiglie di 2 euro (entro 15 giorni) per l’assistenza (dovranno attendere in biblioteca e verranno affidati, per agli operatori ed entreranno in classe alla seconda ora).
La disposizione sembra aver già dato i suoi frutti. Chi non rispettare le regole sarà multato anche se con una somma simbolica.
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