I nativi digitali ascoltano musica o radio (61%), guardano video (60,2%), fanno ricerche per la scuola o i compiti (58,3%), curiosano nel web (57,3%), fanno acquisti (22%).
Questa la fotografia che emerge dall’indagine di Telefono Azzurro e Doxa (2014), realizzata con più di 1500 ragazzi di tutta Italia (48% ragazze, 52% ragazzi) tra gli 11 ed i 18 anni.
Però secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, uno studio di Ecdl racconta che l’84% del campione intervistato aveva dichiarato di possedere ottime o buone conoscenze di internet. Ma davanti al test pratico ben il 49% ha ottenuto scarsi risultati.
Il maggiore divario tra teoria e pratica, è stato registrato proprio nella fascia 15 – 29 anni, quella appunto dei nativi digitali. A tal proposito in una recente ricerca statistica si esponevano i seguenti risultati:
1. Il 75 per cento gli studenti utilizza quotidianamente lo smartphone per andare on line, mentre l’85 per cento lo utilizza per instant messaging (da Whatsapp a Skype )
2. L’82 per cento degli studenti ritiene le proprie conoscenze almeno discrete, mentre al termine di test appropriati questa percentuale scende al 66 per cento
3. Più del 40 per cento non utilizza un PIN di protezione per il proprio dispositivo mobile, non effettua mai un log out appena finito di usare un’applicazione e usa lievi variazioni della stessa password per le diverse applicazioni
4. Il 61 per cento non è preoccupato o della sicurezza dei dispositivi mobili
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