Per le erogazioni liberali fino a 100mila euro effettuate nel 2016 a favore di scuole statali, paritarie private e degli enti locali, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate che sarà diviso in tre quote annuali.
Il beneficio, scrive Il Sole 24 Ore, si applica a quanto versato per gli anni 2016 e 2017 e scenderà al 50% per le erogazioni effettuate nel 2018 (sempre fino a un massimo di 100mila euro annuali). Non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le stesse spese.
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In particolare, viene riconosciuto per le erogazioni dirette a: realizzazione di nuove strutture scolastiche; manutenzione e potenziamento di quelle esistenti; interventi per il miglioramento dell’occupabilità degli studenti.
Se non è una novità assoluta quella della detrazione sulle spese di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione, da ora cambia la spesa massima su cui si può applicare la detrazione del 19%, che in relazione alle spese sostenute nel 2016 è aumentato da 400 a 564 euro per ogni alunno o studente.
Per chi frequenta le scuole statali, la detrazione spesso si esaurisce alla spesa per la mensa, essendo escluso lo scuolabus. Per le scuole private, precisa Il Sole 24 Ore, è detraibile anche la retta.
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