E’ quanto dichiara il giudice Nicola Gratteri nella lezione conclusiva all’Università estiva di Soveria Mannelli in merito al problema delle mafie.
“La ‘ndrangheta – afferma Gratteri – e’ un problema politico e morale che si nutre di consenso.
Occorre partire dall’istruzione, dai fondamenti della conoscenza, dalle parole che sono importanti ma nelle mafie lo sono anche i silenzi. La scuola è una possibile, ragionevole risposta, facendo appassionare i giovani alla lettura e allo studio per avere tra qualche tempo generazioni più avvertite. Ma questo richiede progetti politici di vasto respiro, non appiattiti sul consenso del giorno dopo. Solo cosi ci possono essere possibilità di successo, modificando profondamente le regole giudiziarie e legali, così come i comportamenti personali e familiari”.
Si ricorda che il 18 giugno 2013, il Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, nominò Gratteri, componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.
Mentre il 1º agosto 2014, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha nominato Gratteri Presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie.
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