No alla ‘deportazione’ e no alla domanda!

Scrivo a nome di un gruppo di colleghi precari delle GAE della provincia di Bergamo, i quali hanno deciso di non presentare domanda per la fase B e C del piano di assunzioni previsto dalla “Buona(??) scuola”.
Non presenteremo domanda perchè non siamo nelle condizioni, personali, familiari ed economiche di essere “deportati” in altre province.
Ciò infatti vorrebbe dire vivere lontano dalle persone con le quali si è costruita una vita, pagare un affitto in più, bollette in più, ecc….
A ciò si aggiunge il fatto che abbiamo tutti un’età sopra i 50 anni.
Io, ad esempio, ho moglie ( con un lavoro saltuario) e due figli di 11 e 13 anni; come è possibile che lasci qui tutto e mi trasferisca a lavorare in Sicilia, dove magari ci sarà un posto libero?
Ma ci ha pensato la signora Giannini?
Ma come è possibile ideare un sistema di assunzioni in tal modo? Pare proprio una deportazione.
I lettori ci scrivono

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