Personale

Nomi e importi bonus premiali devono essere resi pubblici

Lo ha chiarito definitivamente la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso il Consiglio dei Ministri nella seduta del 16 febbraio u.s.. in seguito al ricorso presentato da un docente che pur avendo inotrato istanza per essere destinatario del bonus ne era stato escluso.

Alla richiesta di accesso agli atti e ai documenti, inoltrata dal docente in prima istanza al Dirigente Scolastico, per conoscere i nominativi dei destinatari del bonus, gli importi, le attività svolte, i criteri di assegnazione nonché quelli di esclusione aveva ricevuto un diniego. Il Dirigente Scolastico, infatti, adduceva che le informazioni richieste non possono essere oggetto di pubblicazione in quanto “dati personali” e quindi coperti da privacy ed eccepiva, altresì, che l’istanza appariva volta ad esercitare un controllo generalizzato sull’azione della Pubblica Amministrazione.

Al diniego dell’accesso agli atti e ai documenti amministrativi, il comma 4 dell’art. 25 della legge 241/90 offre all’interessato la duplice facoltà di proporre ricorso al TAR, a cui si ricorda la possibilità di stare in giudizio personalmente e senza l’assistenza di un avvocato, o di rivolgersi alla Commissione suddetta che deve pronunciarsi entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza.

Nel caso in esame la Comissione si è pronunciata ritenendo sussistente il diritto del docente ad accedere alla documentazione richiesta, vantando un interesse endoprecedimentale previsto e tutelato dagli artt. 7 e 10 della Legge 241/90. La Commissione, inoltre, sottolinea come, a norma dell’art.22, comma 2 della legge 241/90, l’accesso ai documenti amministrativi tuteli l’interesse pubblico alla partecipazione e assicuri la trasparenza ed il buon andamento della PA. Il diniego all’accesso, quindi, è ammesso solo in casi residuali volti a proteggere “la vita privata o la riservatezza di persone”, non riscontrabile in detto caso.

Già il TAR Lazio si era espresso in tal senso nella sentenza 97176/2017, la Commissione, quindi, conferma, quindi, quanto già espresso in sede giurisdizionale e spazza via definitivamente l’incertezza della legittimità della pubblicazione dei dati, nominativi ed importi, inerenti la procedura di assegnazione del bonus premiale ai docenti.

Maria Luisa Taverna

Redazione

Articoli recenti

Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare…

04/05/2024

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024