Attualità

Obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni, la proposta del Pd fa discutere. Cosa accade in Europa?

Le numerose proposte sulla scuola, sulla relativa riforma sistematica e strutturale interessano e contribuiscono al mare di promesse di cui il corpo docenti è oramai saturo ma comunque colmo di speranza. Aumento salariale, mai più precariato, no alle classi pollaio, maggiore tutela e welfare, inizio delle lezioni alle 10 del mattino: sono elementi in bocca a tutti i maggiori esponenti delle forze politiche belligeranti.

Uno tra tutti riguarda l’avvio prematuro delle lezioni della scuola primaria, czon rimodulazione della durata e del ruolo degli asili nido a livello nazionale. La proposta è stata accolta da un pubblico diviso: fischi, plausi, lamentele hanno coronato l’intervento del segretario Pd Enrico Letta, il quale si è pronunciato anche sull’istruzione obbligatoria sino alla maggiore età. La sua idea, accolta tra risate e critiche dalle controparti politiche, è stata “bollata” come folle: eppure si tratta di una impostazione già adottata in altri Paesi dell’Unione Europea. Vediamo come.

I dati Eurostat: Belpaese nella media. Avvio delle scuole elementari a 6 anni, diffusione in Europa

Analisi dei dati: gli scopi UE e dei relativi reports

Come si evince dal grafico sovrastante, in Francia e in Ungheria la scuola (assetto pre-primario) inizia a 3 anni, uno in più per Irlanda del Nord, Lussemburgo. In Inghilterra, Olanda, Austria, Bulgaria e Repubblica Ceca si comincia a 5 anni. Presso i paesi scandinavi, Estonia inclusa, l’avvio delle lezioni è fissato ad anni 7. 

Questa pubblicazione si concentra sulla durata dell’istruzione/formazione obbligatoria in Europa. Evidenzia l’età in cui inizia e finisce la scuola dell’obbligo e distingue le nozioni di istruzione/formazione obbligatoria a tempo pieno e a tempo parziale, pre-primaria e primaria. Le informazioni sono disponibili per 43 sistemi di istruzione europei relativi a 38 paesi che partecipano al programma Erasmus + dell’UE.

Il fine dell’Eurostat è quello di dosare interventi strutturali efficaci proporzionati all’avvio delle lezioni, a chi le frequenta, alle esigenze strutturali per i più piccoli per una didattica più aperta ed inclusiva. 

Andrea Maggi

Articoli recenti

Settimana europea della salute mentale: i suggerimenti della Commissione europea sul benessere nelle scuole per docenti

È in corso la quinta edizione della Settimana europea della salute mentale, che si concluderà…

14/05/2024

Seminario eTwinning per la formazione iniziale dei docenti, il programma

Napoli ospiterà dal 16 al 17 maggio il Coordinamento Nazionale eTwinning ITE, un importante meeting…

14/05/2024

Genitori iscrivono quattro pecore scuola per evitare la chiusura di una classe: “I nostri figli non sono animali da contare”

Una provocazione che ha comunque un sapore dolceamaro. Per evitare la chiusura di una classe…

14/05/2024

Docenti precari triennalisti sull’abilitazione: ecco le proposte

I docenti precari, del tutto insoddisfatti delle disposizioni relative alle abilitazioni, avanzano le loro richieste. I…

14/05/2024

Inclusione scolastica, un’utile ricognizione normativa e giurisprudenziale dell’USR Piemonte

Se è facile parlare di inclusione scolastica, non sempre è facile comprenderne bene le logiche,…

14/05/2024

Docenti neoassunti, chiarimenti sulle ore di formazione PNRR: se non svolte, il percorso formativo è comunque valido

In seguito ad alcune richieste di chiarimenti riguardo al percorso di formazione e prova per…

14/05/2024