Oggi Papa Francesco ha incontrato i vescovi europei, che nella loro assemblea hanno affrontato il tema “Famiglia e futuro dell’Europa”. Nel suo discorso ha parlato anche di educazione con queste parole: “Già per se stessa, la famiglia che adempie bene alla sua missione nei confronti dei suoi membri è una scuola di umanità, di fraternità di amore, di comunione, che prepara dei cittadini maturi e responsabili. Una aperta collaborazione tra realtà ecclesiale e famiglia, favorirà la maturazione di uno spirito di giustizia, di solidarietà, di pace e anche di coraggio nelle proprie convinzioni.
Si tratta di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l’educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose. Al riguardo, si potranno delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere, al fine di promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche”.
“L’AGeSC ringrazia il Santo Padre – afferma il Presidente nazionale, Roberto Gontero – per le indicazioni rivolte ai presuli europei, parole che rimettono al centro la piena responsabilità dei genitori nelle scelte educative, responsabilità che è un “loro diritto imprescindibile” che viene prima di ogni intervento dello Stato e della Chiesa stessa, perché l’educazione riguarda la coscienza delle persone e non può svolgersi se non nella piena libertà”.
“Per questo motivo i genitori hanno il diritto-dovere di scegliere la scuola secondo il suo progetto educativo e nessuno può introdurre senza il loro preventivo assenso insegnamenti che non sono accolti dalle famiglie. In questo senso il pluralismo fra le scuole è una condizione essenziale perché un Paese possa educare le nuove generazioni. Non possiamo poi non gioire – conclude il Presidente dell’AGeSC – per l’invito di Papa Francesco a “promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche”, che spazza via ogni maligna insinuazione sul silenzio del Santo Padre riguardo alle scuole cattoliche: noi non avevamo dubbi, anche perché abbiamo pubblicato a nostre spese un libro proprio sull’esperienza scolastica e di educatore di Jorge Mario Bergoglio”.
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