Generale

Pedibus: una buona pratica di mobilità da oltre 20 anni

Mettere insieme la sostenibilità, l’educazione ambientale e la promozione di buone pratiche per l’autonomia dei bambini e delle bambine si può fare. Come? Realizzando, in modo compatibile e flessibile rispetto al proprio territorio, un’esperienza di Pedibus, il progetto che in Italia esiste da oltre vent’anni, che consente ai bambini e alle bambine di recarsi a scuola in piena sicurezza, a piedi. Funziona come un autobus ma si va a piedi appunto, infatti i bambini camminano nel tragitto casa scuola e ritorno, in gruppi accompagnati da adulti volontari (genitori, zii, nonni o altro), percorrendo percorsi prestabiliti.

Vi sono degli orari, delle fermate e dei percorsi, proprio come quelle di un vero autobus. In questo modo giorno per giorno, ne sono fermamente convinti in molti tra i tanti che hanno attivato l’esperienza nel proprio territorio, i piccoli scolari, oltre a prevenire forme di obesità, privilegiando il movimento quotidiano, aumentano sensibilmente la propria autonomia, migliorano il proprio rapporto con l’ambiente e non da ultimo fanno i primi passi nel campo dell’educazione civica. Inoltre, si impara anche a conoscere meglio la propria città e si riducono le forme di inquinamento, quelle spesso legate alle tante auto che si raggruppano davanti alle scuole, all’ingresso e all’uscita. Il Pedibus funziona con qualunque clima e viene sospeso solo in casi eccezionali. In questi giorni di ripresa delle lezioni nelle regioni dove è possibile, è ripreso regolarmente anche il Pedibus.

Vale la pena ricordare che l’idea del Walking School Bus WSB nasce in Giappone negli anni 90 e si diffonde rapidamente nel mondo anglosassone, per poi essere adottata da molti altri paesi, dal Cile all’Uganda, dal Vietnam alla Svizzera, toccando tutti i continenti e suscitando grandi consensi.

Come si organizza un Pedibus?

Innanzitutto, coinvolgendo il territorio, cioè le autorità locali e l’azienda sanitaria, affinchè tutto si svolga in sicurezza, successivamente coinvolgendo la comunità scolastica, docenti e dirigenti, e soprattutto le famiglie. Esiste una ricca serie di risorse, tra cui un prezioso manuale con le istruzioni e i passi da compiere per il successo dell’iniziativa, sul sito della Rete Nazionale Pedibus Home (pedibus-italia.it), che fornisce anche materiali e supporto per la formazione dei docenti e dei volontari.

La Rete Nazionale Pedibus raccoglie le esperienze sviluppate in ogni Comune in tema di pedibus, bicibus e mobilità dei bambini nelle città e aggiorna periodicamente l’elenco: vi sono esperienze davvero ovunque, nei piccoli e nei grandi centri, quasi in ogni regione italiana. Pur nella loro diversità le esperienze riportate mostrano un comune bisogno di trovare nuovi e più sostenibili stili di vita in grado di promuovere la qualità delle relazioni umane.

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Carmelina Maurizio

Articoli recenti

Stipendi migliori e meno burocrazia: lo chiedono i docenti. Barbacci (Cisl): “Richieste condivisibili. La questione della carriera non è più rinviabile” [INTERVISTA]

Nelle ultime settimane, la nostra testata ha promosso l'iniziativa "Dillo al ministro", invitando i lettori…

03/05/2024

Aggiornamento GPS 2024-2026, attesa spasmodica per l’ordinanza. Facciamo il punto della situazione – DIRETTA ore 16

Per il biennio 2024/2026, tutto lasciava presagire che l’emanazione dell’O.M. avvenisse in anticipo rispetto al…

03/05/2024

Nuovo contratto scuola, tutte le novità: cosa cambia per il personale Ata? – DIRETTA ore 15,00

Con l’inizio di maggio sono entrate in vigore le nuove disposizioni del Contratto collettivo nazionale…

03/05/2024

Premio David di Donatello, protagonisti gli studenti: ‘C’è ancora domani’ tra i candidati per il David Giovani

La presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello" per il 2024 si è tenuta…

03/05/2024

Il canone Vannacci

Ormai, batti e ribatti, l’abbiamo finalmente capita: l’unico normale, corrispondente al canone e alla norma,…

03/05/2024

Vannacci, J-Ax: “Se avessi in classe lui chiederei io un’aula separata, la disabilità più grave è la mancanza di empatia”

Il cantante J-Ax, ex membro degli Articolo 31, pseudonimo di Alessandro Aleotti, ha postato su…

03/05/2024