Resta dunque ancora la necessità di apportare al testo di legge profondi cambiamenti e si motiva per questo la proclamazione di ulteriori iniziative di lotta sugli stessi obiettivi individuati nella piattaforma dello sciopero generale del 5 maggio:
– un piano di assunzioni che non può limitarsi soltanto a quanti sono inseriti nelle GAE, escludendo decine di migliaia di docenti e Ata oggi in servizio con contratto a tempo determinato
– no al potere dei dirigenti di conferire incarichi ai docenti attraverso la chiamata diretta dagli albi territoriali
– no alla valutazione dei docenti con criteri arbitrari e la costituzione di commissioni prive delle necessarie competenze
– regolazione per contratto di tutte le materie che hanno ricadute su aspetti normativi e retributivi a del rapporto di lavoro
– impegni precisi per il rinnovo del contratto nazionale
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