Le nuove tecnologie fanno raggiungere velocemente i cittadini, ma fanno anche arrivare le loro critiche in un battibaleno. Così, quello che doveva essere il giorno della svolta, il 29 agosto, a lungo identificato come l’avvio della riforma della scuola in corrispondenza del primo CdM dopo la pausa estiva, si è trasformato in una bolla di sapone: tutto si rimanda a data da destinarsi. “Troppa carne sul fuoco”, la versione ufficiale. Troppi dubbi dal Colle, quella più gettonata.
Così il giorno dopo l’annuncio dello slittamento, ecco la raffica di tweet indirizzati al premier, contenenti i dubbi dei ‘follower’ sui nodi del cronoprogramma di Governo.
Dopo aver annunciato che la riforma verrà presentata la prossima settimana, Renzi rassicura tutti anche sui motivi dell’inatteso posticipo: non sarebbe motivato dalla scarsità di finanziamenti adeguati. “Per mancanza di coperture? Prego? Di cosa parla scusi?”, è la secca risposta, sempre via Twitter. Poi Renzi, conversando con un altro follower, ribadisce: “Tutto il percorso della scuola sarà partecipato. Non la solita riforma calata dall’alto. Aspetta qualche giorno e vedrai”.
La recente decisione della Corte di Cassazione, dello scorso 24 marzo 2024, ha stabilito che…
Il 2021 ha visto il dilagare di indignazione di fronte alla foto dei banchi a…
Sui social sta diventando virale un post, pubblicato su X, in cui Stella Cardone, giovane…
A livello globale l'integrazione dei soggetti più deboli, siano questi provenienti da situazioni socio-economiche non…
La relazione tra docenti e alunni è fondamentale per favorire un ambiente educativo positivo e…
Si avvicina il concerto dell’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo, che sis volgerà a Roma mercoledì…