Per politici e sindacalisti stabilizzare chi non ha insegnato è un problema!

Per gli abilitati presenti nelle Gae che non hanno mai insegnato il problema è la politica e i sindacati!

Con il decreto del Murst del 26 maggio 1998 il Governo stabilisce i criteri generali delle Ssis (e Cobaslid). Le Ssis iniziarono la loro attività nell’Anno Accademico 1999-2000 con l’avvio del I Ciclo.

Fino all’Anno Accademico 2008-2009 (conclusione del IX Ciclo) migliaia di aspiranti, tra cui lo scrivente e colleghi, si abilitano.

La specializzazione consentiva l’iscrizione nelle graduatorie permanenti provinciali del personale docente.

Nel frattempo, il sottoscritto e migliaia di colleghi, frequentiamo corsi di perfezionamento.

Con la legge finanziaria 2007, per volontà del Governo, le graduatorie permanenti furono trasformate in graduatorie ad esaurimento.

Nel frattempo, il sottoscritto e migliaia di colleghi, rinnoviamo la permanenza in graduatoria ogni due anni.

Nel 2011 il Governo decide di aggiornare le graduatorie ogni tre anni, intanto qualche anno prima aveva persino voluto che ogni iscritto potesse scegliere altre tre province dove mettersi in coda.

Ad ogni aggiornamento di graduatoria abbiamo aSsistito a migrazioni da una provincia all’altra sempre nella speranza di una supplenza.

Il ministro Gelmini mette mano alla “riforma dei Licei”. Con la riforma si attuano dei tagli nei quadri orari di materie di insegnamento importantissime per la scuola italiana: accade che molte classi di concorso, dall’oggi al domani, non hanno più bisogno di abilitati né per assunzioni, né tantomeno per supplenze.

Intanto il Governo continua a far abilitare (attraverso Ssis e Cobaslid) altri “futuristi” insegnanti in classi di concorso ormai sature. L’aggettivo “saturo” descrive due realtà: da un lato il personale docente presente nelle Gae costretto ad elemosinare una supplenza, dall’altro l’insegnante di ruolo che entra nella categoria degli insegnanti in esubero.

Che colpa abbiamo noi abilitati, inseriti nelle Gae, se il Governo in questi anni ha sbagliato tutto reiterando gli errori?

Noi abilitati senza servizio pensiamo, e ne siamo certi, di non aver colpa, anzi “a dirla tutta” ci sentiamo presi in giro.

Ora arriva il bello: come se non bastasse il Governo nell’A.A. 2011-2012 fa partire il Tirocinio Formativo Attivo (percorso abilitativo più snello rispetto ai due lunghi anni della Ssis con oltre 20 esami) che di fatto ha preso il posto della Ssis.

a) Si permette di far abilitare altra gente in classi di concorso con docenti di ruolo in esubero e con iscritti in graduatoria ad esaurimento che da anni racimolano punteggio da classi di concorso affini e da corsi di specializzazione; inoltre ogni due o tre anni (al momento dell’aggiornamento delle graduatorie) si spostano da una provincia all’altra dell’Italia.

b) Poiché le Gae sono (utilizzo il presente poiché è storia recente) per definizione chiuse, i nuovi abilitati vengono convogliati nella seconda fascia delle graduatorie di istituto. Infatti, l’attuale abilitazione attraverso Tfa e Pas permette di accedere alla II fascia delle graduatorie di istituto.

Questo è quello che ha saputo fare fino ad ora il Governo: giocare con le ambizioni, il tempo e i soldi di noi poveri abilitati che abbiamo creduto di poter svolgere (chi sa in quale giorno) il mestiere più bello al mondo.

Ancora oggi i Tfa continuano a sfornare abilitati in classi di concorso che non danno possibilità di insegnamento in nessuna provincia d’Italia.

Come è possibile che nelle sedi del Ministero della Pubblica Istruzione non arrivino i dati esatti sulla mappatura di alcune classi di concorso?

Perché si continua a far perdere tempo e soldi a persone che vedono nell’abilitazione una seria opportunità di lavoro?

Politici, sindacalisti, prima di agire consultatevi con chi veramente sta nel mondo della scuola!

Spero che qualche buon politico e/o sindacalista abbia ben chiaro il quadro completo di ciò che è accaduto in questi anni nel mondo della scuola dal concorso ordinario per docenti del 1999 ad oggi.

Un susseguirsi di errori a discapito di gente specializzata e preparata.

Ingegneri, architetti, farmacisti, chimici, avvocati, commercialisti… siamo gli autori di questa lettera.

Abbiamo lavorato per anni in aziende private e a causa della crisi globale oggi ci troviamo in mobilità, in cassa integrazione o licenziati.

Tutta gente che si è data da fare mentre il Governo ogni anno ci prometteva un futuro da docenti.

Poiché non abbiamo mai insegnato, politici, sindacalisti e giornalisti ci reputano incapaci di svolgere il mestiere di insegnante!

Noi rispondiamo che abbiamo studiato due anni per affrontare il percorso formativo della Ssis e che abbiamo lavorato nelle università, nelle aziende e all’estero.

Conosciamo l’organizzazione aziendale, il lavoro di gruppo e inoltre abbiamo acquisito criteri e metodi per migliorare i nostri strumenti di comunicazione.

Conosciamo l’area tecnica, quella commerciale, quella produttiva, quella amministrativa e il mercato.

Le materie della Ssis ci hanno formato sugli insegnamenti di Scienze dell’educazione.

Stabilizzare chi non ha insegnato è un problema! Dateci delle motivazioni dettagliate!

Post scriptum

Cari colleghi cerchiamo di creare un gruppo coeso di docenti in grado di dimostrare che siamo validi, preparati e pronti ad affrontare il mondo dell’insegnamento.

Potete contattarmi e sottoscrivere una petizione.

I lettori ci scrivono

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