Personalizzare i piani di studio degli studenti: questa è la strada

Dovrebbe terminare nei prossimi giorni presso la Commissione Cultura del Senato l’esame della risoluzione in materia di riordino della scuola secondari di secondo grado.
Nel corso dell’ultima seduta del 18 dicembre è già stata presentata una bozza di documento conclusivo che, inevitabilmente, si intreccia con le considerazioni contenute nel progetto “Buona Scuola”.
Il documento fornisce diversi suggerimenti finalizzati a valorizzare il sistema scolastico secondario.
In ambito didattico spicca, per esempio, la proposta di promuovere l’insegnamento della storia dell’arte, della musica, delle discipline economiche e delle lingue straniere con la metodologiadel content and language integrated learning(CLIL); senza trascurare il coding .

 

 

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Sotto l’aspetto organizzativo si sottolinea la necessità di  rafforzare il rapporto tra scuola e impresa; resta intatta anche l’idea di dare avvio a nuovi meccanismi di valutazione  degli insegnanti , “con particolare riferimento non solo al superamento degli scatti d’anzianità ma anche alla nuova figura del docentementor”.
Non mancano i rilievi critici rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni: si va dal taglio delle ore settimanali di lezione e di attività labroatoriale, all’impoverimento delle risorse destinate alla realizzazione del POF fino alla scarsità delle iniziative di formazione dei docenti.
Ma le osservazioni più puntuali sono forse quelle che riguardano l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la gestione della quota di flessibilità del curricolo (il ben noto 20% che le scuole potrebbero organizzare in proprio).
A questo proposito il documento sollecita il Governo e il Ministro “a prevedere la possibilità, soprattutto nelle classi terminali del secondo ciclo di istruzione, di uncurriculumdello studente, formato da una parte obbligatoria per tutti e una parte opzionale, a scelta dello studente, oltre che da discipline facoltative di arricchimento, tale da garantire una personalizzazione del percorso di studi adeguandolo alle attitudini e agli interessi degli allievi, così da potenziare l’elemento orientativo dell’istruzione”.
Non viene trascurato infine il tema delle risorse: i senatori auspicano infatti “il ripristino dei fondi della legge n. 440 del 1997” oltre che lo stanziamento di “nuove risorse per il funzionamento, la formazione del personale e la dotazione di strumenti musicali (laboratori)”.
Vedremo se e in che misura il Governo terrà nella giusta considerazione le richieste e i suggerimenti della Commissione del Senato.

Reginaldo Palermo

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