Piano scuola, una sonora bocciatura

Se leggete tutto il quadernetto ben confezionato dal MIUR sulla “buona scuola”, cosa che ho dovuto fare in prima lettura, il filo conduttore è una sonora bocciatura, generalizzata ed indiscriminata per ordine e grado, alla classe dei docenti italiani con particolare riferimento a quelli più anziani mentre si inneggia ai nuovi che arriveranno in tempi falsamente scadenzati (considerati disponibilità di risorse troppo ottimistiche e flessibilità di pensionamenti in uscita inesistente grazie alla fornero, exquota96 docet) e con numeri fantascientifici rispetto a quello che succederà davvero.

 

 

Non è assolutamente considerato, se non proiettato a decenni, come sarà possibile l’assunzione di precari, l’esaurimento Gae, dei vincitori dell’ultimo concorso e del nuovo che si intende fare nel 2015. Si fanno cifre a centinaia di migliaia del tutto impossibili nella migliore realtà futura. Sembra una previsione azzardata della crescita pil e diminuizione debito pubblico, crescita occupazione e consumi che viene applicata alla scuola quando abbiamo visto che negli ultimi dieci anni questi fattori sono stati del tutto negativi in economia. E’ quindi un libro dei sogni, un quadernetto di tante belle parole peraltro ampiamente riciclate e ben note del linguaggio tipico dei professoroni dei “cantieri” con l’assenza di insegnanti sul campo.

 

 

Da questo filo conduttore discende la falsa tabella data in pasto ad arte all’opinione pubblica (perchè il quadernetto è indirizzato soprattutto all’opinione pubblica essendo fondamentalmente un’operazione pubblicitaria per un “patto educativo” urbis et orbis) che pubblicizza stipendi degli insegnanti a più del doppio di quanto realmente viene percepito al netto. Sappiate che, nel futuro, è stato già deciso che il 33,3% degli insegnanti sono proprio da buttare via e che saranno tenuti nella scuola facendo sapere a tutti che fanno pena e daranno loro solo lo stipendio base, mentre il 66,6% saranno bravi e meritevoli giudicati da un nucleo di valutazione dove certamente ci sarà il sindacato, gli amici degli amici, gli amici del dirigente scolastico, gli insegnanti che fanno altro anzichè insegnare con tante fotocopie da fare e sempre di corsa nei corridoi della scuola, in prima fila nelle riunioni, magari RSU, tanti progetti e tutoraggi oltre lo stipendio etc. Il merito? Sarà questo, insegnanti che non fanno gli insegnanti saranno i più meritevoli, ma forse è soltanto una scusa per pagare tutti di meno e aumentare qualcosina all’elite.

 

Gli scatti di anzianità che esistono in tutto il mondo, in Italia saranno collegati al supposto “merito” quando l’anzianità è già merito. Soldi in più per la Scuola? Neanche un centesimo, tutto rinviato al prossimo anno scolastico e soprattutto al prossimo anno finanziario, un miliardo di euro, vedremo se e per che cosa. E’ solo una prima rapida lettura ma concordo con chi ha già detto che c’è tanta “fantasia”, io aggiungo offesa e vilipendio di una categoria operata da chi dovrebbe tutelarla e prendersi le responsabilità: MIUR e Governo. Speriamo che parta tutto e/o si blocchi tutto dopo il nostro pensionamento. Proposta costruttiva: fare un nuovo quadernetto. Più serio e rispettoso. Meno cura all’aspetto grafico e propagandistico, volutamente ricercato, e più sostanza recuperando la minima percentuale di cose interessanti contenute nel quadernetto quando si esce dalla logica aziendalistica e dirigistica e si parla di materie, programmi, tecnologie, scuola-lavoro.

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