“Basta un’occhiata – spiega Mario Pittoni – al Documento di Economia e Finanza (Def) 2015, che a pagina 81 riporta testualmente: ‘La previsione della spesa per istruzione in rapporto al Pil presenta una sostanziale stabilità fino al 2016 poiché le misure di contenimento della spesa per il personale previste dalla normativa vigente trovano compensazione nelle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità per gli interventi di riforma del settore. Negli anni successivi, la spesa per istruzione in rapporto al Pil mostra un andamento gradualmente decrescente…’. E la riduzione, sempre stando al Def, solo dal 2020 sarà essenzialmente trainata dal calo degli studenti indotto dalle dinamiche demografiche”.
“Il trucco di Renzi e del Pd – aggiunge Pittoni – sta nell’aver parlato di stanziamenti miliardari ai commi 4 e 5 della Legge di Stabilità per un fondo denominato “La buona scuola”, “dimenticando” di accennare ai risparmi sulla scuola previsti ai commi dal 325 al 345, 350 e 351 (tagli di personale, fondi, ecc.)”.
“Non a caso – conclude – la spesa per l’istruzione, che nel 2010 rappresentava il 3,9% del Pil e già calata al 3,7, nel 2020 è previsto scenda addirittura al 3,5”.
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