Categorie: Politica scolastica

Pittoni (Lega): “Ministro si esprima pubblicamente su futuro negato a docenti abilitati”

Mario Pittoni, responsabile istruzione della Lega Nord, chiede al Ministro un intervento deciso in merito alla situazione dei docenti abilitati in seconda facia d’istituto.

“Come intende il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini affrontare la questione di quei due terzi di insegnanti abilitati della seconda fascia di istituto che non saranno stabilizzati con il prossimo concorso, ai quale – oltre a essere preclusa l’assunzione a tempo indeterminato – verrà presto negata anche la possibilità di utilizzare contratti a tempo determinato, pur avendo maturato diversi anni di esperienza che a questo punto rischia di andare dispersa?”

Mario Pittoni prosegue il suo intervento: “se è vero infatti – stando al Consiglio di Stato – che le Graduatorie ad esaurimento (GaE) degli insegnanti precari sono liste a titolo concorsuale, questo dovrebbe valere anche per le Graduatorie di istituto (Gi) alla luce della Sentenza n. 7773, 15 febbraio 2012, del Consiglio di Stato, sez. VI, ribadito anche dalla Sentenza n. 5795 del 24 novembre 2014. Inoltre, quando le Graduatorie permanenti sono state trasformate ad esaurimento, si sarebbe dovuto prevedere quantomeno la possibilità per i docenti delle Gi di iscriversi a concorsi con cadenza almeno triennale e con un numero di posti a bando in grado di garantire un’adeguata immissione in ruolo di abilitati. E’ stato invece bandito un solo concorso a cattedra per un numero di posti esiguo, tanto che nemmeno il piano straordinario di assunzioni è stato sufficiente a diminuire le supplenze nella scuola italiana. Anche l’annunciato nuovo concorso si sa che non coprirà l’intero fabbisogno”.

“Eppure agli insegnanti abilitati presenti in II fascia di istituto, conclude Pittoni, continua a essere negata la possibilità di essere assunti per scorrimento di graduatoria. Potranno entrare in ruolo solo attraverso il concorso… E intanto continuano a essere assunti a tempo determinato per svolgere lo stesso lavoro. Cosa peraltro praticabile solo fino al raggiungimento dei 36 mesi di servizio. E dopo? 

Redazione

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