Personale

Più assunzioni nel personale Ata: i sindacati all’attacco

Prima di Natale, la Tecnica della Scuola ha realizzato un approfondimento chiedendo ai principali sindacali del mondo della scuola la propria opinione sull’attualità scolastica.

Tra i temi trattati anche quello relativo agli appalti esterni di servizi di pulizia delle scuole, con l’abolizione prevista in legge di bilancio. Grazie alla misura, andrebbero assunti 12mila nuovi profili professionali.

Le posizioni dei sindacati

Per la Flc Cgil va fatta chiarezza: “Con tali internalizzazioni (posti esistenti dal 1999) il problema del precariato non c’entra nulla, perché, al netto di questa operazione, occorre una massiccia immissione in ruolo di personale amministrativo tecnico e ausiliario non solo a copertura del turn over ma anche dei posti in organico di fatto che da anni sono ormai consolidati e nei fatti diventati a pieno titolo organico di diritto”.

Per la Cisl Scuola, il problema non è risolto: “Si rimpiazza solo il turn over e il tasso di precarietà raggiunge in alcune aree territoriali fino al 40% per il profilo dei collaboratori scolastici. Ricondurre pienamente alla gestione dell’Amministrazione il personale, superando le esternalizzazioni, va benissimo, ma resta il problema di una dotazione complessivamente insufficiente”.

Invece per la Uil Scuola, “si tratta della misura che chiediamo da tempo e che i Governi che si sono succeduti non hanno avuto il coraggio di affrontare, sia per un approccio neo liberista orientato al modello  privato, sia per diversi e molteplici interessi che si sono cristallizzati nel tempo”.

Per lo Snals, invece, “l’esternalizzazione delle pulizie comporta una decurtazione di circa 11.800 posti di collaboratore scolastico, poiché nelle scuole dove operano le imprese l’organico è diminuito del 25% rispetto alla dotazione ordinaria. Se venissero quindi inserite 12.000 unità di personale ATA, non potrebbe che essere un fatto positivo, anche se non risolutivo rispetto al drastico taglio subito dall’organico ATA negli scorsi anni”. 

Infine per la Gilda, “si tratta sicuramente di un intervento positivo perché riduce il numero dei servizi esternalizzati e aumenta l’occupazione nel mondo della scuola. Speriamo che questo sia il primo passo verso la completa estinzione degli appalti esterni nel settore delle pulizie scolastiche”.

Andrea Carlino

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