La Sicilia è la regione europea con i dati peggiori del 2021 riguardo dispersione scolastica, laureati e Neet. A dirlo è la banca dati della Commissione europea che ha analizzato la fascia d’età dai 15 ai 24 anni di giovani fuori dal circuito di istruzione/formazione e non lavorano. L’isola presenta il 30,2% di Neet (giovani che non lavorano e non studiano) aumentando di un punto rispetto al 2020. Percentuali impietose (quasi venti punti di distacco col resto d’Europa) nel confronto con le altre regioni d’Italia. La più vicina è la Lombardia col 17%.
Ma i dati negativi riguardano anche i laureati del 2021. Se in Europa la percentuale è del 41,6%, in Sicilia il dato nella fascia d’età compresa fra i 30 e i 34 anni cala dal 18,6% al 17,8%. Solo tre regioni della Romania hanno numeri peggiori. E l’obiettivo del 45% rispetto alla popolazione della stessa fascia d’età per il 2030 (già raggiunto da molte regioni europee) appare una chimera.
Infine la dispersione scolastica arrivata al 21,2% (quasi due punti in più rispetto all’anno precedente). È questo il dato di ragazzi fra i 18 e i 24 anni che si sono fermati alla terza media. Percentuali peggiorate certamente dalla pandemia ma che vedono la Sicilia sempre più giù.
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