La didattica a distanza ha evidenziato una “gravissima” realtà: troppi insegnanti non hanno dimestichezza con le tecnologie. Che guaio!
Si pretende che questi insegnanti sappiano fare troppe cose: insegnare le loro materie, fare gli psicologi per i loro allievi, fare i burocrati compilatori di documenti vari e anche essere dei perfetti informatici sempre superaggiornati. E il tutto allo stesso (basso) prezzo. Volendo aderire strettamente a questo programma bisognerebbe frequentare quasi giornalmente corsi di aggiornamento su programmi, sistemi, software e hardware che nascono oggi e muoiono domani, subito sostituiti da altri programmi, sistemi, software e hardware ovviamente destinati anch’essi a vita brevissima.
Come si può richiedere un simile sovraccarico a chi, come me, ha passato la sessantina e quindi comincia ad essere un po’ rinco…?
Riserviamo certe incombenze a cervelli giovani, freschi ed elastici e si lasci che i vecchi invecchino serenamente e naturalmente.
Daniele Orla
In ogni sistema, e in particolare modo in un sistema democratico, le norme non possono…
Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 aprile è stata pubblicata la legge di conversione del…
Come riporta Cisl Scuola oggi, 2 maggio, è stata inviata a tutte le istituzioni scolastiche…
Che i minori in Italia usino ormai abitualmente la rete in età sempre più precoce…
Grazie a una formazione mirata, i docenti possono apprendere strategie didattiche efficaci per supportare gli…
Riportiamo di seguito la posizione della Flc Cgil su un aspetto che riguarda il nuovo…