“Chi ha massacrato il Paese con il Jobs Act e la Buona Scuola, può fare il leader di partito ma non può riproporsi come premier”.
A dirlo è stato Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei Deputati, parlando il 1° maggio a ‘L’Aria che tira’, commentando il successo schiacciante con cui Matteo Renzi si è imposto nelle Primarie, a danno degli altri candidati Andrea Orlando e Michele Emiliano.
“Il Partito Democratico – ha detto l’esponente del Movimento 5 Stelle – ha un trend in decrescita, un milione in meno rispetto alle ultime primarie, i nostri numeri invece crescono”.
“Rispetto la consultazione interna, ma il trionfo della democrazia sono le elezioni e il fatto che il Pd non ci abbia portato a votare si spiega con un milione in meno di voti”, ha concluso Di Maio.
Insomma, per il “grillino” le primarie del Partito Democratico lasciano il tempo che trovano: la vera sfida da vincere, per Renzi, sarà quella delle prossime elezioni politiche.
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