È il primo maggio e i massimi rappresentati dell’Istruzione in Italia rimarcano l’importanza del lavoro per i cittadini. Su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ricordato che “oggi è la festa del lavoro, valore fondamentale per la nostra Costituzione, valore fondamentale per la nostra società, valore fondamentale per la formazione dei nostri giovani”.
“Oggi – continua il responsabile del dicastero bianco – è anche la Festa dei lavoratori, il mio pensiero e il mio augurio vanno ai dirigenti, ai docenti, al personale Ata di tutte le scuole italiane che con impegno, passione e competenza operano per la istruzione dei nostri ragazzi”.
Concetti simili arrivano dall’on. Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito: “Il governo Meloni – dichiara – ha investito molto sulla crescita e sullo sviluppo ed è doveroso ricordarlo in questa Festa del Lavoro. I dati sull’occupazione sono davvero incoraggianti e frutto di scelte importanti soprattutto per le donne e i giovani”.
Quindi, Frassinetti rammenta che “la scuola è basilare nel preparare i giovani al mondo del lavoro e la riforma in atto della filiera tecnico professionale, che riqualifica i percorsi con la possibilità di effettuare un ciclo di 4 anni con gli ultimi due di ITS, ne è la plastica dimostrazione. La scuola deve essere luogo dove si apprende il sapere e dove al contempo si acquisiscono titoli qualificati per poter affrontare con successo l’ingresso dei nostri ragazzi e ragazze nel mondo del lavoro”, conclude la sottosegretaria.
Nel corso della mattina, si è svolta in piazza Plebiscito a Napoli ‘La Giornata del lavoro’, una manifestazione organizzata dal sindacato Snals Confsal.
Bisogna dare più “dignità al lavoro: insieme per più sviluppo, più occupazione, più’ equità, più salute, più sicurezza”, ha detto Elvira Serafini, segretario generale dello Snals Confsal.
“Nel Mezzogiorno – ha continuato – ci sono tante difficoltà per lo sviluppo economico, per il lavoro. Trovare occupazione nel Mezzogiorno è molto più difficile che altrove, anche se i tempi oggi sono difficili ovunque”.
Serafini ha aggiunto che “il settore della scuola sta attraversando un momento difficilissimo, con un numero rilevante di precari che garantiscono da decenni il funzionamento delle scuole e ai quali il governo non riesce ancora ad assicurare stabilità occupazionale. Scendiamo in piazza per gridare e dare voce a tutti i lavoratori che sono in grandissima difficoltà e sofferenza”, conclude la sindacalista.
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