Alcuni genitori condividono costantemente sui propri profili social contenuti che riguardano i propri figli: foto, video, ecografie. Si tratta di un fenomento, chiamato “sharenting”: il neologismo, coniato negli Stati Uniti, deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità).
Lo sharenting è da tempo all’attenzione del Garante, soprattutto per i rischi che comporta sull’identità digitale del minore e quindi sulla corretta formazione della sua personalità. La diffusione non condivisa di immagini rischia inoltre di creare tensioni anche importanti nel rapporto tra genitori e figli.
È dunque necessario che i “grandi” siano consapevoli dei pregiudizi cui sottopongono i minori con l’esposizione in rete (tendenzialmente per sempre) delle loro foto, anche in termini di utilizzo di immagini a fini pedopornografici, ritorsivi o comunque impropri da parte di terzi.
È dunque bene riflettere sul fatto che postare foto e video della vita dei minori, magari accompagnati da informazioni come l’indicazione del nome, l’età o il luogo in cui è stato ripreso, contribuisce a definire l’immagine e la reputazione online.
Quindi la domanda che ci si deve porre è: i nostri figli in futuro saranno contenti di ritrovare le loro immagini in rete, a disposizione di tutti?
Se proprio si decide di pubblicare immagini dei propri figli, il Garante invita a provare almeno a seguire alcune accortezze, come:
– rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per “pixellare” i volti, disponibili anche gratuitamente online);
– coprire semplicemente i volti con una “faccina” emoticon;
– limitare le impostazioni di visibilità delle immagini sui social network solo alle persone che si conoscono o che sono affidabili e non condividono senza consenso nel caso di invio su programma di messagistica istantanea;
– evitare la creazione di un account social dedicato al minore;
– leggere e comprendere le informative sulla privacy dei social network su cui carichiamo fotografie, video, etc.
Nell’era digitale in cui viviamo, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando ogni settore, compreso quello dell’istruzione. Una…
A partire dal prossimo anno scolastico (2024/2025), i percorsi di alternanza scuola-lavoro nelle scuole superiori…
Lo avevamo presentato alla partenza, adesso è arrivato a destinazione. Parliamo del Progetto “A scuola…
Interessante pronuncia del Tar Lazio (sentenza n. 9384 del 13 maggio 2024) che riconosce –…
Dopo le tantissime polemiche sulla data della prova preselettiva del concorso ordinario dirigenti scolastici, che…
L'integrazione della tecnologia nella scuola va oltre il semplice supporto tecnico: rappresenta un vero cambio…