Attualità

Prof assente per 20 anni, libri di testo non trovati e prestati dagli studenti, messaggi col cellulare a lezione

La vicenda della prof assente per 20 anni continua a tenere banco. La docente si difende definendo la questione “unica e surreale” e intende gestire l’aspetto mediatico che la sta coinvolgendo.

Secondo ‘La Stampa’ la docente sarebbe stata totalmente assente per dieci anni, mentre i restanti quattordici anni li avrebbe trascorsi gran parte in malattia, da quaranta a centottanta giorni l’anno. Ma come ha fatto a mantenere la cattedra? Visto che non è stato questo il motivo della sua destituzione, bensì i metodi di insegnamento (nei pochi anni che ha insegnato).

Sono tante ancora le questioni da chiarire in questa vicenda e presto magari se ne saprà di più. Gli ispettori hanno definito la “assoluta e permanente inettitudine alla docenza” prima del ricorso della prof che definiva “troppo breve” il periodo di osservazione e che i suoi metodi rispondevano al principio di libertà didattica.

Tanti gli aspetti “discutibili” che sarebbero emersi sull’insegnamento. Libri di testo “non trovati”, appunti della supplente che l’aveva sostituita “rimasti nel cassetto”, lezioni con libri prestati da qualche studente, foto al libro e uso del cellulare durante la lezione per rispondere a messaggi, come riporta ‘La Stampa’.

La docente, originaria della Calabria, dal 2007/2008 è destinataria di assegnazioni provvisorie annuali in quanto compagna di un ufficiale della Guardia di Finanza. Da lì il trasferimento in un liceo di Chioggia.

Valditara richiama: “alta dignità del proprio ruolo”

“Ridare autorevolezza agli insegnanti presuppone anche la auto consapevolezza della alta dignità del proprio ruolo che ha al centro la persona dello studente”: sono le parole di commento del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sulla decisione della Corte di Cassazione di destituire dal ruolo una docente, per “inettitudine permanente e assoluta”, malgrado il tentativo della ‘prof’ di rifarsi alla “libertà di insegnamento”

“Al di là del caso specifico su cui si è definitivamente pronunciata la Cassazione – aggiunge il professore Giuseppe Valditara – , il Ministero attraverso le sue articolazioni territoriali e in sinergia con la comunità scolastica si impegnerà sempre più a garantire che la attività di docenza sia svolta con adeguata professionalità”. 

Redazione

Articoli recenti

Leva obbligatoria vicino casa pure per le ragazze tra 18 e 26 anni: tutti contro la proposta di legge di Salvini

Anziché l’estensione della scuola per tutti dagli attuali 16 a 18 anni, la Lega pensa…

22/05/2024

Due pesi e due misure? Riflessione sull’ispezione ministeriale richiesta per le maestre di Chieri, accusate di aver strumentalizzato i loro allievi

A Torino ha piovuto insistentemente nella settimana appena passata; non stupisce, quindi, che il 15…

21/05/2024

Valutazione del comportamento degli studenti: protesta l’Associazione Genitori, ma le nuove regole non entreranno in vigore settembre

Sul disegno di legge in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti interviene in…

21/05/2024

Droni, PNRR e agricoltura 4.0: gli studenti dell’Itas di Sondrio imparano volare

L’Istituto Tecnico Agrario di Sondrio si è recentemente dotato di due droni grazie al contributo…

21/05/2024

Revisione Indicazioni Nazionali, coinvolgere l’associazionismo professionale: lo chiedono i ds dell’Andis

Proseguono le prese di posizione sull'annuncio del ministro Valditara di voler mettere mano ad una…

21/05/2024

Alle origini delle Indicazioni nazionali: il contributo del pedagogista Frabboni, mancato pochi giorni fa [INTERVISTA A LUIGI GUERRA]

Franco Frabboni è stato uno dei pedagogisti italiani più influenti della seconda metà del XX…

21/05/2024