Attualità

Prof colpita con pistola ad aria compressa, toni accesi all’incontro tra ds e genitori: assenti le famiglie dei responsabili

In questa settimana sono stati moltissimi gli aggiornamenti sul caso di Maria Cristina Finatti, la docente colpita dai propri alunni con dei pallini sparati da una pistola ad aria compressa mentre faceva lezione. A quanto pare la docente sarebbe disposta ritirare la denuncia che ha sporto nei confronti dell’intera classe ad una condizione, così come aveva anticipato il suo avvocato.

A rivelarlo è stato Il Corriere del Veneto. Le novità sarebbero emerse dall’incontro, svoltosi mercoledì 18 gennaio, nella scuola teatro dell’aggressione, l’istituto Viola Marchesini di Rovigo, tra genitori, docenti e dirigente scolastica. Come ha spiegato la preside, Isabella Sgarbi, che martedì 24 gennaio incontrerà il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, da cui è stata convocata, “servono scuse scritte, altrimenti pare che la denuncia alla classe non verrà ritirata”.

Cosa è emerso dall’incontro

All’incontro, al quale non hanno presenziato le famiglie dei tre studenti che hanno materialmente fatto partire gli spari, i toni sarebbero stati accesissimi: alcuni genitori si sono infatti detti contrari all’invio di una lettera di scuse, finora arrivate solo a voce.

Dopo il confronto, comunque, sembra si sia arrivati ad un accordo: la lettera verrà scritta e recherà le firme di tutti gli studenti della classe. Questo permetterà forse alla classe di evitare la denuncia. Sembra sia questo l’obiettivo: resta da vedere se gli studenti capiranno effettivamente la gravità di ciò che hanno fatto.

Redazione

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