Ha dovuto attendere otto anni ma alla fine l’ha spuntata. Il professore aveva chiesto di rimanere a casa un giorno per poter seguire suo figlio, che all’epoca aveva tre anni e mezzo. La scuola, un istituto professionale della Marca trevigiana, aveva concesso il permesso al professore, ma senza retribuzione e non si è capito bene in base a quale normativa. Se per un verso il docente si è visto togliere dalla busta paga una cinquantina di euro, dall’altro ne ha fatto una questione di principio nei confronti del dirigente e così, assistito dalla Gilda, ha deciso di fare ricorso al tribunale del lavoro di Treviso. E una settimana fa, dopo quasi 9 anni, si è visto riconoscere il diritto al pagamento del giorno di astensione facoltativa per paternità. Cioè per il cosiddetto congedo parentale. Una sentenza che con ogni probabilità non ha precedenti e che tra l’altro ha condannato l’istituto al pagamento di 610 euro per le spese processuali. Non si conoscono per ora altri dettagli, ma questa appare una sentenza destinata a fare scuola nella scuola
Con la nuova decisione del 24 marzo 2024, la Corte di Cassazione ha confermato la…
Nel pomeriggio di domani, 30 aprile, la Fgu/Snadir è stata convocata dal Ministero dell’Istruzione e…
Il parere del CSPI del 26 aprile 2024 anche se obbligatorio ma non condizionante, sta…
Ho studiato, per curiosità professionale, alcuni sistemi scolastico-universitari orientali: che differenza rispetto a quelli occidentali!…
Si legge tutto d’un fiato, come una storia avvincente che resta lì con te e…
La notizia è esplosa ieri: il giornalista Franco Di Mare, 68 anni, ex inviato di…