E’ quanto emerge da un’inchiesta realizzata da Il Corriere dell’Università Job in vista degli esami di Stato. Sui 635 giovani maturandi intervistati, il 33% ritiene che gli esami, così come sono organizzati oggi, non abbiano senso e la spiegazione è semplice: ogni scuola, o classe, svolge un programma differente dall’altra.
Altissima (38%) anche la percentuale di chi è convinto che in quei giorni conterà soprattutto la fortuna.
“Diciamo la verità: se uno ha studiato non deve temere nulla” è una frase saggia e veritiera per il 15% appena dei ragazzi. Altissima anche la percentuale degli indecisi, il 14%. L’inchiesta completa è disponibile all’interno de La Guida edizione 2012, distribuita gratuitamente in tutte le scuole d’Italia.
Lo si apprende da una nota del corriere dell’università.
Si avvicina il concerto dell’Orchestra Ravvicinata del Terzo Tipo, che sis volgerà a Roma mercoledì…
Un docente di scuola primaria non può improvvisare una lezione sull’educazione sessuale e sull’affettività: si…
"Arte e musica possono avere sempre più spazio nei nostri programmi scolastici, per questo ho…
Qualora il personale ATA interessato rinunci all’incarico relativo all'organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, resta…
Gli alunni distratti possono rappresentare una sfida per gli insegnanti in classe. Spesso sono facilmente distratti da stimoli…
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sul concorso…