Generale

Rapporti sindacali a livello di singola istituzione scolastica

L’art. 22 del CCNL 2016/2018 tratta delle relazioni sindacali a livello nazionale, regionale e di singola istituzione scolastica definendone i soggetti e le materie.

Livello di contrattazione scolastica

La contrattazione scolastica oltre a esplicarsi  a livello nazionale e regionale si esplica a livello di ogni singola istituzione scolastica, al fine di incrementare la qualità dell’offerta formativa, sostenendo i processi di innovazione in atto, anche mediante la valorizzazione delle professionalità coinvolte.

I soggetti

La contrattazione a livello di istituto avviene tra il dirigente scolastico, rappresentante dell’amministrazione, la RSU (rappresentante di tutti gli operatori della singola scuola) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL.

Materia di contrattazione integrativa:

A livello della singola istituzione scolastica è argomento di contrattazione oltre all’attuazione della  normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro,

  •  i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto;
  • i criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale;
  • i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015;
  •  i criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990;
  • i criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
  • i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti;
  • i criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione);
  • i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica;

Oggetto di confronto

  • l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo d’Istituto;
  • i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA;
  • i criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento.
  • la promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro correlato e di fenomeni di burn-out

Oggetto di informazione

  • la proposta di formazione delle classi e degli organici;
  • i criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei.
Salvatore Pappalardo

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