Il decreto n° 36 del 2022, nell’occuparsi dell’istruzione, ha previsto delle nuove modalità di reclutamento dei docenti per posti comuni nella scuola di primo e secondo grado.
Requisiti
Per poter accedere alla professione docente di scuola secondaria di primo e secondo grado la nuova procedura prevede:
La partecipazione al concorso é in ogni caso consentita a chi ha svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso stesso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti.
I titoli suddetti e il superamento delle prove, previste dal percorso iniziale, consentono al docente di partecipare al concorso per scuola comune. I concorsi saranno banditi su base nazionale e si svolgeranno su base regionale o interregionale.
I concorsi per i posti comuni di docente della scuola secondaria, sono banditi con frequenza annuale, e prevedono una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli
Un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, o con una prova strutturata fino al 31 dicembre 2024 e con più quesiti a risposta aperta cominciando dal 1° gennaio 2025.
La prova orale volta ad accertare oltre alle conoscenze disciplinari, le competenze didattiche e le capacità e l’attitudine all’insegnamento anche attraverso un test specifico.
Le commissioni preposte valuteranno, secondo la tabella allegata al bando i titoli posseduti, ed elaboreranno una graduatoria nel limite dei posti messi a concorso.
La prova scritta verterà sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare, e sarà volta ad accertare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso per la quale partecipa e sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare oltre che sull’informatica e sulla lingua inglese.
Al termine del concorso i vincitori sono sottoposti, durante il primo anno, a un periodo di prova in servizio con test finale in grado di accertare se si siano tradotte in competenze didattiche pratiche le conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche, acquisite dal docente e con una valutazione conclusiva.
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