Categorie: Politica scolastica

Reggenze: 1.500 scuole nel caos

Si tratta in particolare delle quasi 1.500 scuole prive di un dirigente scolastico titolare: in una parte di esse (le più “fortunate”) i reggenti sono stati nominati qualche giorno fa, ma ce ne sono anche tante (alcune centinaia) che alle ore 12 del 31 agosto che ancora non sanno da chi saranno dirette.
E’ la situazione che si sta verificando in alcune regioni del nord (in Piemonte, per esempio). Con tutti i problemi del caso: collegi dei docenti già convocati per le prime ore della mattina del 1° settembre, senza neppure sapere da chi sarà presieduto.
I dirigenti che nella giornata di oggi 31 agosto riceveranno l’incarico non avranno neppure il tempo materiale di sedersi per mezz’ora alla propria scrivania prima di dare avvio alle operazioni di inizio d’anno, con tutte le conseguenze del caso.

 

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Ma perchè le designazioni vengono fatte in zona Cesarini?
Una possibile spiegazione sta nel meccanismo stesso del conferimento degli incarichi di reggenza, fintamente e falsamente “democratico” e “trasparente” come ormai di moda nella pubblica amministrazione.
In nome della trasparenza gli USR devono acquisire le dichiarazioni di disponibilità dei dirigenti in servizio e solo dopo possono iniziare a nominare i reggenti. In alcune regioni, dove le sedi scoperte sono poche, il meccanismo funziona, ma dove le sedi scoperte sono centinaia e rappresentano un quarto o un terzo del totale delle sedi, le dichiarazioni di disponibilità sono sempre largamente insufficienti rispetto alle necessità.
E così accade che in 3-4 giorni gli uffici regionali devono “rincorrere” i dirigenti scolastici in servizio per convincerli (più spesso per costringerli) ad accettare un incarico. 
Forse, una revisione del meccanismo metterebbe un po’ a rischio la pseudo-trasparenza ma servirebbe a garantire un po’ di più il funzionamento delle scuole.
Per esempio si potrebbe stabilire che soprattutto dove  le sedi vacanti sono più del 20% la pantomima della acquisizione di disponibilità venga ridotta al minimo (2-3 giorni al massimo) e poi dare subito avvio al conferimento degli incarichi.
Senza contare che oggi il compenso per una reggenza è di pochissime centinaia di euro; chi accetta l’incarico non ha neppure diritto al rimborso delle spese di viaggio sostenute per spostarsi dalla propria sede a quella avuta in reggenza.
E c’è anche da dire che i compensi vengono liquidati con ritardi incredibili: sono centinaia i dirigente che non hanno ancora ricevuto l’indennità relativa al 2014/2015; di quell’anno dell’anno che si sta chiudendo se ne parlerà in tempi migliori.

 

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Reginaldo Palermo

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