Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, in un suo intervento, riportato da Agi, ha sottolineato che “stasera ci si incontrerà per la cena di Natale e domani si farà altrettanto: limitare il numero di persone è particolarmente importante”.
“Continuare a mantenere alta l’attenzione: le misure restrittive sono state prese per cercare di non determinare un ulteriore aumento dell’Rt”, mentre la situazione attuale sembra di “instabilità” a “livello nazionale” e in “diverse regioni”. “Sembrerebbe una fase di transizione” e dopo “la tendenza alla diminuzione nell’Rt e nel numero di nuovi casi, ora emerge una tendenza alla stabilizzazione”, mentre è ancora “al di sopra della soglia critica” l'”occupazione dei posti in terapia intensiva”.
Poi ha anche affermato che la riapertura delle scuole è un obiettivo importante: “La riapertura delle scuole è uno dei primi obiettivi” ma “c’è sempre stata molta cautela”. Uno dei motivi per cui sono state prese le misure restrittive “è anche quello di prepararsi per cercare di riprendere l’attività didattica in presenza”.
La preparazione per la riapertura “mi sembra piuttosto accurata”; infatti “non si teme tanto la trasmissione all’interno delle scuole, ma il fatto che si mette in moto una serie di persone: bisogna avere particolare cura di ciò che riguarda il sistema dei trasporti e le attività extrascolastiche”.
Rezza ha anche ricordato che “è difficile dire quale sia il contributo della riapertura alla circolazione virale. Da alcuni studi derivano risultati contrastanti anche perché bambini e adolescenti hanno meno sintomi”.
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