“La mia idea è che a settembre si debba tornare a scuola. A questo proposito stiamo pensando a diversi scenari, dovendo ovviamente garantire quel distanziamento che le classi di oggi non prevedono. Tra questi scenari, la divisione in gruppi o la differenzazione del tempo scuola, inserendo per i più piccoli altri tipi di attività, sempre con finalità educative, magari legate a musica, arte o sport. Per quelli più grandi invece, una delle ipotesi in campo quella di far svolgere le lezioni una parte in presenza e una parte a distanza, cercando di ridurre al minimo l’impatto di quest’ultima”.
Così la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani, durante una videointervista con l’agenzia Dire.
“A tutti bisognerà dare la possibilità di tornare a scuola – ha concluso Ascani – vedremo se potremo farlo per tutta la settimana o solo per una parte, per quel che riguarda i più grandi. Mentre per i più piccoli bisogna trovare una soluzione che sia il più possibile in presenza, perché in quel caso c’è ancora più bisogno di relazione fisica. Tutto ciò è per subordinato ad alcuni interventi di edilizia ‘leggera che consentano di evitare gli assembramenti”.
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