Con una nota diramata in queste ore il Ministero fornisce alcune delucidazioni anche materia di fornitura e distribuzione degli arredi in occasione del rientro a scuola.
Ecco come funzionerà la procedura.
Circa una settimana prima della consegna degli arredi, i referenti indicati dall’istituzione scolastica saranno contattati dall’azienda fornitrice per definire orari e modalità di consegna.
Sarà la stessa azienda fornitrice ad occuparsi del montaggio dei banchi in apposito spazio che dovrà essere predisposto dall’istituzione scolastica.
Toccherà poi all’istituzione scolastica provvedere alla sistemazione dei banchi e delle relative sedute nelle aule.
Il problema maggiore appare però quello dello smaltimento o comunque
della dismissione dei banchi e delle sedute non più necessarie per l’attività didattica, operazione che dovrà essere condotta coordinandosi con gli enti locali.
E non si tratterà certo di una questione secondaria.
Sarà infatti necessario smaltire centinaia e centinaia di pezzi.
Per esempio, dismettere 100 banchi biposto equivale a smaltire non meno di 10-12 quintali di materiale, senza considerare il volume occupato dagli oggetti.
Si tratta di quantità significative di “rifiuti” che – in molti casi – potrebbero avere un impatto importante sulla filiera delle aziende pubbliche e private che si occupano dello smaltimento.
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