Categorie: Politica scolastica

Riforma, ora il rischio è che salti di un anno

Chiamatelo come volete, ma quello posto dai ‘renziani’ sulla riforma della scuola ai più sembra un ricatto bello e buono: “se non si chiude entro il 30 giugno salta tutto”, scrive La Stampa dell’11 giugno in un articolo dal titolo più che esplicativo “La riforma della scuola e le assunzioni rischiano di slittare di un anno”.

“Il fatto che quest’ipotesi venga fatta circolare dai renziani – continua lo storico giornale piemontese – assume il valore di una minaccia nei confronti di chi vuole frenare, tradotto i pasdaran della minoranza Pd, come Corradino Mineo che chiedono di fare subito le assunzioni e di rinviare il resto a settembre”.

Che la situazione sulla riforma si stia complicando di giorno in giorno, lo testimoniano i continui appelli sul salvataggio delle 100mila assunzioni. A farli non sono solo i sindacati (l’ultimo è stato l’Anief, secondo cui “sarebbe troppo facile commentare il comportamento assunto da chi vuole riformare la scuola senza conoscerne l’essenza e nemmeno le basi”), ma anche i raggruppamenti politici.

“Le modifiche vanno fatte e dobbiamo avere il coraggio di dire che le assunzioni, con la definitiva stabilizzazione e ingresso in ruolo, possano avvenire con un percorso che si sa quando inizia, ma anche quando finisce”, ha detto a Sky TG24 Giuseppe Fioroni, ex ministro dell’Istruzione. Che poi, sull’esame degli emendamenti al DdL 1934 ha aggiunto: “aprire a settembre quando ci sono delle riforme – ha spiegato – è una corsa a ostacoli non facile. Ci sono degli aggiustamenti che vanno fatti e bisogna che al Senato si passi dalle parole ai fatti, senza per questo scaricare le crisi nei partiti, dentro la maggioranza e tra maggioranza e opposizione, sulla pelle degli studenti. Questo sarebbe l’esatto contrario di quello di cui hanno bisogno la scuola italiana e l’Italia”.

 

{loadposition eb-scuola-italia}

 

A chiedere lo stralcio del pacchetto di assunzioni, per poi esaminare con più calma gli altri capitoli del ddl scuola, a cominciare dalla messa a punto di un piano pluriennale di immissioni in ruolo che metta “davvero” fine al precariato, è anche la senatrice Loredana De Petris (Sel). “Non c’è una previsione di calendarizzazione in Aula del provvedimento. Non c’è quindi la scusa dei tempi perché i vari passaggi stanno slittando e dunque la nostra proposta, già avanzata più volte, stavolta si può concretizzare: procedere subito con le assunzioni previste e poi fare un lavoro serio sul resto a partire da un piano pluriennale di assunzioni perché da quello previsto nel ddl restano tagliati fuori 150-180.000 insegnanti e non certo perché non abbiano i titoli. Vogliamo arrivare alla stabilizzazione di tutto il personale che in questi anni ha garantito il funzionamento della scuola”.

Poi la senatrice di sinistra ha aggiunto che essendo i tempi più dilatati dell’iter parlamentare al Senato, la maggioranza la faccia finita di “raccattare quattro voti per far passare il ddl: si faccia un ragionamento serio visto che il tempo c’é. Altrimenti – ha messo in guardia – si va incontro a una stagione di totale incertezza nel mondo della scuola che mette a rischio anche la continuità didattica”. 

Ora, però, per completezza va ricordato che una soluzione parziale al problema c’è: è quella delle assunzioni dal 1° settembre 2015 solamente a livello giuridico. Significa che, di fatto, si realizzeranno solo quando il ddl verrà approvato e, a seguire, la macchina organizzativa ministeriale, sulla base dei decreti applicativi successivi, riuscirà a convocore i precari interessati alla fatidica firma sul contratto a tempo indeterminato.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Mobilità 2024/2025, dopo gli esiti dei movimenti si potrà ragionare sulle assegnazioni provvisorie. Le domande si fanno metà giugno

Il prossimo 17 maggio saranno pubblici gli esiti della mobilità docenti di ogni ordine e…

06/05/2024

Graduatorie Ata: CSPI e sindacati chiedono al Ministro di mettere le scuole in condizione di garantire che entrino in vigore il 1° settembre

Ormai nella scuola siamo di fronte ad una emergenza dopo l’altra, non è ancora chiusa…

06/05/2024

Organico Ata Covid: segreterie in tilt e lavoratori penalizzati

In merito alla ricontrattualizzazione dei Collaboratori scolastici Pnrr e Agenda Sud si è creato è…

06/05/2024

La scuola non serve solo per la cultura, ma pure per trovare lavoro: Valditara insiste

I giovani per affermarsi non devono solo conoscere la teoria, ma anche la pratica: per…

06/05/2024

Organico Ata, Uil Scuola Rua: Serve cambio di passo. Immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili e ampliamento dell’organico

Riceviamo e riportiamo la nota della Uil Scuola Rua relativa all'organico del personale Ata per…

06/05/2024

Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024 dalle ore 8 alle 17: alcune indicazioni utili per elettori e commissioni

Sono previste per, domani, 7 maggio, dalle ore 8 alle 17, le votazioni per il…

06/05/2024